Lo chef pugliese protagonista di una settimana di eventi da Eataly nel capoluogo meneghino con i suoi piatti tipici. E su una possibile apertura qui, ha detto…
(Peppe Zullo)
Ci sono dei cuochi che hanno una straordinaria capacità nell’invogliare la gente a scoprire la terra dove operano. Uno di questi è il pugliese Peppe Zullo, che alla bravura in cucina, aggiunge una abilità comunicativa che ha dell’incredibile.
Tanto che possiamo dire “vuoi fare scoprire la Puglia ai milanesi? Basta portargli in casa Peppe Zullo”. Se poi il cuoco-contadino di Orsara di Puglia, un piccolo centro del Subappennino Dauno, ai confini con la Campania, si ferma un mese a Milano, così come è avvenuto due anni fa durante Expo, non solo la Puglia, ma anche la Daunia e in particolare la sua straordinaria produzione agroalimentare, non è più un segreto. Perché Zullo sa trasmette emozioni quando descrive i suoi piatti e racconta la sua terra. E, a Milano, sul palco di Eataly – il mega mercato dell’agroalimentare creato da Oscar Farinetti in quello che è stato un importante teatro, lo Smeraldo – Peppe ha coinvolto i milanesi, molti i giovani fra i partecipanti, con uno show cooking che li ha portati a scoprire il grano arso, suscitando un tale interesse che tutti hanno voluto conoscere meglio tutta la regione. A stuzzicare l’appetito è stata anche l’idea di piazzare un tavolino all’imbocco delle scale mobili che portano ai tre livelli del mega-mercato, con la sua mitica collaboratrice Pasqualina Fragassi che prepara orecchiette e cavatelli e tutti a fermarsi a chiedere informazioni sul grano arso. Confida Pasqualina: “C’è stata una ragazza che mi ha sottoposto ad un vero e proprio interrogatorio, rivelandomi poi che le notizie gli servono per la tesi di laurea che sta preparando sui prodotti tipici italiani”.
(Pasqualina Fragassi)
Invece i grandi piatti che prepara Peppe insieme al suo team (Alessio Loffredo, Biagio Ciasullo, Michele Di Biccari e la citata Pasqualina), si possono gustare sempre da Eataly, fino alla fine di giugno. Sono tutti piatti a base di prodotti della Daunia e, in più, sono anche salutari perché rappresentano una sorta di trionfo delle verdure che Peppe coltiva nel suo orto di Orsara e arrivano freschi a Milano. I più richiesti sono “La pugliese”, una monumentale burrata collocata su una frisella di farina di grano arso e condita con pomodoro, rucola e mosto cotto; ma, anche, i fiori di zucca con caciocavallo podolico e basilico e la parmigiana di borragine. Una storia a sé, poi, hanno le orecchiette di grano arso con purea di fave bianche e sapori dell’orto che vuol dire un bel misto di verdure; troccoli (una sorta di bucatino, tipico della provincia di Foggia) con ragù di melanzane e funghi cardoncelli al profumo di menta; cavatelli con pomodoro e polpette di pane con cacioricotta dei Monti Dauni. Due i secondi che Zullo propone a Milano sino al 30 giugno: u’ raganat cioè baccalà, finocchio e pane raffermo, e millesfoglie di vitello podolico, scamorza, verdure croccanti con medaglione di patate al timo.
(La Pugliese)
Intanto mercoledì 28 Zullo chiama a raccolta di nuovo i milanesi per un altro show cooking. Questa volta sarà protagonista la pasta, quella fatta con farina di lenticchia gialla o di piselli verdi e, ovviamente, gluten free. E sempre condita con le verdure del suo orto, che si farà arrivare direttamente dalla Puglia, come asparagi e fiori di zucca, carciofi e patate, rucola e funghi cardoncelli. Anche il vino è Dauno, Aliuva che Peppe produce in proprio, dal vitigno autoctono Tuccanese che era destinato ad estinguersi.
(Peppe Zullo e Claudio Sadler)
Tra un piatto e l’altro preparato da Eataly a Milano, lo chef pugliese ha avuto anche il tempo per una trasferta a Londra dove, il 20 giugno, ha partecipato al “Bellavita food academy the excellence of Italy”, con un piatto dove protagonista è stata la testa d’aglio, insieme ad altre verdure coltivate nel suo orto adiacente al ristorante Piano Paradiso di Orsara di Puglia. Un’idea veramente originale, apprezzata da grandi chef – uno su tutti, Claudio Sadler –presenti alla manifestazione. “E’ vero che sta pensando di aprire una “filiale” di Piano Paradiso a Milano?”, chiediamo allo chef pugliese. Risposta: “Non è una cattiva idea. Ci stò pensando”.
Michele Pizzillo