Valentina Chiaramonte a Palermo ha aperto il suo ristorante nella propria abitazione. Dodici coperti ed ogni volta un tema diverso
(Valentina Chiaramonte, alias Chez Munita)
di Clara Minissale
Cuoca, artista. Amante della buona compagnia e della bella tavola. Eclettica quanto basta, risoluta ad andare per la sua strada, quella che la porta dritta dritta verso i fornelli. “Testa bassa e cucinare” potrebbe essere il suo motto. Senza grilli per la testa, ma con tanti ricci, quante sono le sue rappresentazioni della convivialità.
Sarà per questo che ogni cena è evento, uno di quelli che non sai esattamente cosa aspettarti ma hai la certezza che sarà qualcosa di buono. Sarà per questo che ogni cena organizzata fino ad ora ha registrato il tutto esaurito. A casa di Valentina Chiaramonte, ribattezzata “Chez Munita”, si vive l’esperienza del social table. Un unico tavolo nel soggiorno di casa sua a Palermo, attorno al quale si ritrovano 12 persone, amici, conoscenti o illustri sconosciuti, accomunati dalla sua cucina e da una voglia di gustare e scoprire che va oltre i confini della tavola. Il passaparola e i social sono il mezzo di comunicazione più efficace ed è così che le cene prendono forma e si diffondono (questa è la sua pagina facebook).
Un’attenzione maniacale alla grafica delle varie serate, che cura personalmente così come la scelta dei piatti per ogni cena. Un mix che è anche la forza di Valentina Chiaramonte: la passione per l’arte, appunto, oggetto dei suoi studi, unita ad una buona inclinazione alla comunicazione, a un Master in Cucina Italiana a Torino e al lavoro lungo e appassionato con chef tra i quali spicca Claudio Ruta, una stella Michelin del Ristorante la Fenice a Ragusa.
Cenare da “Chez Munita” dunque non vuol dire solo mangiare piatti raffinati e gustosi preparati con sapienza dalla cuoca con selezionatissime materie prime e immancabili erbe aromatiche, ma anche incontrare attori, scrittori, poeti, pittori, chiacchierare con loro e con tutti i commensali, giocare talvolta, lasciarsi andare talaltra ad una esperienza nuova e irresistibile.
Tutto si svolge in un ambiente unico, curato e confortevole, carico di libri e buon gusto, con la cucina ad un tiro di schioppo dalla tavola apparecchiata. Valentina è lì, concentrata sui fornelli e attenta che tutti siano a proprio agio. I piatti che man mano vengono serviti, normalmente cinque, dall’antipasto al dolce, aiutano a rompere il ghiaccio e il vino che li accompagna, scelto da Giuseppe Lisciandrello oste vinaio dell’enoteca Vino Veritas, completa l’opera.
Gli ospiti hanno da subito la sensazione di essere parte integrante della buona riuscita della serata ed è abbastanza inevitabile che, alla fine, ci si senta tutti “chezmuniti”.
(Cremoso al fondente con terra di cacao speziata)
(Rana pescatrice, tenerumi saltati e riduzione di tenerumi, polvere di capperi, limone candito)