Il mondo della sala conquista a piccoli passi sempre maggiore attenzione, ne sono la prova le manifestazioni legate al settore enogastronomico, che attraverso talk e riconoscimenti segnano l’importanza e il ridare valore a figure capaci di dare senso al binomio Sala/Cucina sempre più ricercato, dopo l’eccesso di centralità dei cuochi negli ultimi anni. Questo è accaduto anche durante la decima edizione di Taormina Gourmet, che ha visto premiare due categorie fondamentali per il mondo dell’ospitalità e per il comparto del food & beverage, quelle del maître e del sommelier. Figure che, come ha più volte precisato Fabrizio Carrera, organizzatore di Taormina Gourmet, “meritano rispetto al pari di altre categorie che prestano la propria professionalità nello stesso mondo della ristorazione. E i premi sono solo un punto di partenza per migliorare le proprie conoscenze e le proprie potenzialità”.
Nella categoria migliore maître, il riconoscimento è andato a Maria Cosentino che, insieme al fratello chef, con dedizione e passione gestisce il ristorante di famiglia “Pappa e Poppa Hostaria” di Palinuro, in provincia di Salerno. Dopo diverse esperienze in Italia e all’estero, tra le quali anche venti anni come assistente di volo, è tornata a occuparsi del progetto di famiglia. Il suo è un servizio accurato e distintivo. Maria, con discrezione e puntualità, accoglie l’ospite come farebbe una brava ed elegante padrona di casa; senza mai essere invadente si dedica alle esigenze del commensale, accogliendolo sempre con il sorriso. Vediamo come si prospetta per lei questo inizio 2024, leggendo dalle sue parole le prospettive da perseguire e i cambiamenti da mettere in campo. “Prima di raccontare i progetti futuri, ci tenevo a condividere che la notizia del riconoscimento di Taormina Gourmet è stata accolta con grande passione e gioia. Una vera emozione per me, quando ho ricevuto la telefonata del sindaco di un comune limitrofo, che non solo si voleva complimentare per il premio ricevuto, ma mi ringraziava per aver portato in alto il nome del Cilento in una manifestazione di portata internazionale come Taormina Gourmet”.
“Tornando ai nuovi progetti e questo nuovo anno, direi che è iniziato con grande entusiasmo – prosegue – finalmente abbiamo dato l’avvio ad un progetto che avevamo in mente da tempo e che molto probabilmente vedrà la luce nel corso del 2025. Vogliamo che sia una sorpresa, dunque abbiamo deciso di aspettare prima di rivelare i dettagli di questa novità, come sai noi del sud siamo sempre un poco scaramantici. Altro obiettivo su cui abbiamo iniziato a ragionare riguarda la volontà di allungare la stagione. La nostra idea è quella di provare a spostare la chiusura di un paio di mesi nel prossimo autunno. Qualcuno anche qui dalle nostre parti, dovrà pure iniziare a destagionalizzare; del resto, qui in Cilento ci sono tutti i presupposti per poterlo fare. Naturalmente ci stiamo preparando alla riapertura con diverse idee, a partire dal restyling della sala, con tavoli e sedie nuove e una lieve riduzione dei posti a sedere; l’idea è di mantenere uno standard alto e curare ancora di più il rapporto con i nostri ospiti, garantendo un servizio all’altezza della cucina, un cambio nella mise en place che guarda al principio del “Less Is More” – che non sbaglia mai. Daremo inoltre un maggiore orientamento alla sostenibilità, soprattutto in cucina con un ampliamento dell’orto che avrà sicuramente risvolti positivi anche in sala. Per noi qui all’Hostaria, anche grazie il legame che ho con mio fratello, sala e cucina sono sempre stati in simbiosi e di conseguenza – se si smuove qualcosa in cucina grazie all’estro dello chef – qualcosa cambia inevitabilmente nel mio mondo in sala”.
Ci sono novità sulla tua selezione vini?
“Si sto lavorando anche alla carta dei vini, vorrei azzardare una sezione su vini di impronta più “artigianale”, vini “etici”, che può sembrare banale per chi si trova in località diverse, ma in una realtà come la nostra sarà sicuramente una sfida. Altre volte ho seguito il mio istinto e azzardato, riuscendo nel mio intento, speriamo che anche stavolta la mia intuizione sia vincente. A proposito di vini, ancora non ho aperto il magnum di Franciacorta ricevuto come premio, ma solo perché voglio che sia di accompagnamento alla cena di pre-apertura della stagione che solitamente facciamo con la nostra squadra. Sarà sicuramente aperta con mio fratello e i colleghi con cui condividiamo la nostra mission e sono sicura che sarà di buon auspicio per una stagione all’insegna del successo”.