“Chef in camicia” sono tre ragazzi – Nicolò Zambello, Andrea Navone e Luca Palomba – che decidono di buttarsi prima nel mondo degli chef a domicilio, poi in quello del catering e, infine, danno vita ad una startup digitale in tema food.
Tutto con l’obiettivo di insegnare agli italiani come muoversi dietro i fornelli ma, anche, di farsi ambasciatori della cucina italiana nel mondo. Per farlo sfruttano i social media, pubblicando ogni giorno brevi video e ricette alla portata di tutti. In poco tempo conquistano grande notorietà, tanto che su Instagram il loro profilo è uno dei più seguiti in ambito culinario. L’anno scorso, poi hanno lanciato e-learning Acadèmia che adesso è pronta a far conoscere agli italiani l’arte culinaria spagnola attraverso pc, smartphone e tablet con cinque videocorsi sottotitolati di altrettanti grandi chef iberici per un totale di 38 lezioni, tra tecniche, trucchi e videoricette. Ai 23 maestri italiani già presenti sul sito, ciascuno con la sua specializzazione, adesso si aggiungono Enrique “Quique” Dacosta, con un corso sull’estetica del gusto che affonda le radici nel territorio di Valencia attraverso la creazione di metodi di cottura specifici per ogni singolo ingrediente; lo “stellato Michelin” Paco Perez con la sua interpretazione di cucina catalana; la nutrizionista, ricercatrice e ambasciatrice della cucina salutare Marta Verona, che racconta come mangiare sano ma senza rinunce; Mario Jimenez, con un corso di cucina gaditana, antica tradizione della città di Càdiz, incentrata sul pesce come materia prima; Javi Estevez, che racconta come lavorare e preparare tutte le parti della testa di maialino, con un focus sulla casqueria, ovvero le frattaglie. Dal 2022 ci saranno anche i corsi di Dani Garcia, Pepa Muñoz e Jesus Sanchez.
Contestualmente, Acadèmia, con il suo bagaglio di 63 ore complessive di lezioni, viene resa disponibile in 32 paesi tra Europa e Stati Uniti e Canada, consentendo così al pubblico internazionale di accedere alle competenze dei migliori professionisti italiani. Anche perché, dice Nicolò Zambello, Ad di Chef in Camicia “se la cucina spagnola può essere considerata una novità in Italia, dove è poco conosciuta dal grande pubblico, non possiamo dire lo stesso di quella italiana nel mondo, anche se spesso, a renderla nota e apprezzata, sono pochi piatti iconici cristallizzati nell’immaginario collettivo attraverso la loro forma più semplice. Con l’internazionalizzazione della piattaforma intendiamo fare scuola con quella che secondo noi è la vera tradizione culinaria italiana, ovvero un ricchissimo patrimonio di materie prime, lavorazioni ed elaborazioni, raccontata dai suoi interpreti più talentuosi”.
I maestri già presenti su Acadèmia, che in poco più di un anno e mezzo ha raccolto oltre 80.000 iscritti in Italia tra appassionati di cucina e professionisti, spaziano dai grandi nomi di fama conclamata, tra cui diversi stellati, ai giovani talenti di settori in forte espansione: Iginio Massari, Ernst Knam, Vincenzo Santoro e Domenico Di Clemente per la pasticceria; Davide Oldani, Alessandro Borghese, Igles Corelli, Eugenio Boer, Diego Rossi e Cristiano Tomei per le rivisitazioni della cucina tradizionale; Norbert Niederkofler e Fabio Curreli sulla cucina di montagna; Hirohiko Shoda con la vera tradizione giapponese; Pino Cuttaia che racconta la sua Sicilia; Luciano Monosilio che si aggiunge all’eterno dibattito sulla carbonara; Davide Longoni, Daniele Reponi e Marco Pennati sulla panificazione; Carlotta Perego per la cucina vegana; Sergio Dondoli con il gelato; Emanuele Vescovo sul vino; Flavio Angiolillo per la miscelazione.
Da sottolineare che i corsi di Acadèmia, che è appunto la scuola digitale realizzata dalla media company Chef in Camicia, sono studiati tanto per i professionisti interessati ad affinare le proprie tecniche quanto per coloro che intendono scoprire arte e segreti dei migliori talenti operanti ai massimi livelli. I contenuti, realizzati in alta definizione e caratterizzati da toni leggeri ed informali, sono fruibili sul sito academia.chefincamicia.com o sull’app attivando un abbonamento annuale esattamente come accade per le più note piattaforme dell’intrattenimento in video. Al completamento di ciascun video-corso, viene rilasciato un certificato finale di partecipazione.
Michele Pizzillo