di Fabio Cimmino
Romano Soccorso (nella foto) è il Cancelliere. Si tramanda questo appellativo ormai da generazioni. La sua è una vera e propria fattoria.
Non didattica. Ci sono i maiali e le galline. Li allevano e li mangiano. Servono al consumo familiare non a fare scena sul turista di passaggio. Mentre visito la cantina con la nuora Rita, lui preferisce rimanere a giocare con la sua nipotina. Fa bene. Rita se la cava egregiamente anche da sola. Ha passione ed energia da vendere, emozioni da trasmettere. Quando parla dell’avventura cominciata qualche anno fa e che li ha catapultati subito nel gotha dei migliori interpreti della denominazione gli occhi le diventano lucidi, il suo volto dolce e sorridente s’inorgoglisce. Siamo a Montemarano: qui si producono grandi Taurasi. Molettieri, Cantina Giardino e Luigi Tecce (a breve su questi stessi schermi) giusto per fare tre nomi su tutti: passato, presente e futuro che s’intrecciano.
La casa del Cancelliere è completamente immersa tra i filari delle sue vigne, dovunque ti volti lo sguardo incontra filari. Per tanti anni hanno prodotto uve destinate a terzi, oggi sono imbottigliate alla proprietà. Una pressa soffice per la pigiatura ha da poco sostituito il glorioso torchio che fa ancora bella mostra di sè nel mezzo del cortile. Una macchina per imbottigliare ed una per etichettare sono l’unica altra tecnologia che ha fatto ingresso in cantina per un lavoro che manualmente era divenuto ormai improponibile da gestire. Per tutto il resto ci si affida a metodi naturali in vigna come in cantina. Può capitare così che il Taurasi 2007 sia ancora in botte a maturare alla ricerca dei suoi giusti equilibri mentre il 2008 è già pronto per il successivo affinamento in bottiglia. Due le etichette da tenere a mente: un aglianico, il Gioviano, commercializzato dopo circa un anno e mezzo di invecchiamento tra barrique e grandi botti di castagno e rovere, ed il Taurasi Nero Nè in versione anche riserva nelle annate che lo suggeriscono.
Il Gioviano 2007 è il vino da cercare in questo momento, probabilmente il migliore finora uscito dalle cantine di Montemarano e considerato il prezzo rappresenta un vero affare. Frutto, succo, spezie e mineralità, alcol robusto, corpo e sostanza, tannini risolti, freschezza acida, finale saporito e lungo. Nel tardo Medio Evo il Cancelliere era colui al quale veniva affidato il compito di custodire il sigillo ufficiale di un comune, a lui è toccato quello di Taurasi.