Francesca Sfondrini sorride quando le chiedo che impatto abbia avuto la crisi sulla sua piccola azienda.
“Nessuno”, risponde; per poi aggiungere: “Producevamo 15mila bottiglie prima e ne produciamo 15mila adesso. La bassa quantità rimasta costante nel tempo e il rapporto con i clienti ci hanno in qualche modo tutelato”. Cronache di Gusto è già stata a Massa Vecchia, cantina che si trova proprio sotto al paese di Massa Marittima, nell'alta Maremma grossetana. Ci torniamo per cercare di capire le ragioni della crescente fortuna dei suoi vini, rigorosamente naturali.
Francesca Sfondrini
Francesca gestisce la cantina dal 2009 e dal 2009 produce e vende “la giusta quantità di bottiglie per far le cose per bene e far nascere un alimento (non un prodotto, nrd) di qualità”: due rossi, due bianchi, un rosato e un passito vinificati secondo i dettami dei 'vecchi del posto'. Un alimento, non un prodotto, e questa è la base della sua filosofia. “Il vino – ci dice – è nato come accompagnamento al pasto, come parte del pasto, non come un prodotto da assaggiare”. Rabbrividisce quando ammetto che, sebbene a malincuore, mi capita spesso di buttare vino dopo il primo sorso durante le degustazioni. “È impossibile berli tutti”, argomento io. “Ma infatti – risponde lei – serve tempo per conoscere il vino. Non andrebbero bevuti più di tre, quattro alla volta. E non alle fiere, ma in cantina”.
Per lei questo vuol dire far vino naturale: non tanto adeguarsi ai disciplinari, quanto vivere nel rispetto della natura, delle piante, del ciclo biologico di ogni essere vivente. Parlare di vino, invece, vuol dire andare in cantina personalmente, incontrare i produttori, capire la storia e la fatica che sono dietro a ogni bottiglia.
Cantina
I vini di Massa Vecchia non arrivano alle guide e Francesca e soci (Daniel e Ines Wattenhofer, Thomas Frischknecht e Rocco Delli Colli) cercano di ridurre al minimo la comunicazione indiretta: “Internet in un certo senso è nemico del rispetto reciproco. Una persona può scrivere male di chiunque senza pensarci troppo su, senza conoscere a fondo la realtà di cui parla. In un rapporto faccia a faccia è diverso. Per questo invito tutti a venire qui, a bere il vino in cantina, a fare una chiacchierata. Voglio essere io a presentare e a parlare dei miei vini”.
Francesca si concede una fiera all'anno, non di più, ViniVeri a Verona. Se non si occupa dei vigneti deve infatti curare l'orto o gli animali: galline, pecore, maiali, tacchini e un cavallo, che a sua volta tiene pulite le vigne. “Io e mio marito ci nutriamo al 95% di ciò che produciamo o alleviamo. Il compost utilizzato per i vigneti è un misto tra letame del cavallo e vinacce. Un ciclo che nasce e si chiude in azienda a cui tuttavia non viene riconosciuta la certificazione di vino biologico perché non utilizziamo sementi certificate per il foraggio del cavallo”. Secondo la normativa, dovrebbero o comprare semi certificati all'esterno o far venire un esperto a certificare il loro foraggio. “Per tre ettari e mezzo di vigna – spiega Francesca – non penso ne valga la pena. Mi ero interessata, ho tre faldoni di là, burocraticamente è un lavoro notevole e al momento non necessario”.
Veduta sul vigneto
Effettivamente, basta passare cinque minuti a Massa Vecchia per capire, senza bisogno di certificazioni, cosa significa 'vivere naturale', ultima moda per tanti ma qui filosofia di vita. Parlando con Francesca traspaiono un'assoluta serenità e la semplice ma spesso trascurata pretesa di fare bene il lavoro quotidiano, anteponendo il rispetto dei propri principi a magari più immediati guadagni. Francesca Sfondrini sorride: “Una persona può condividere o meno il nostro stile di vita, ma, per giudicare, deve quantomeno conoscerlo”.
Bianca Mazzinghi
Soc. Agr. Massa Vecchia
s.s. di Francesca Sfondrini e C. – località Massa Vecchia
58024 Massa Marittima (Gr)
Tel. 0566 903885
www.massa-vecchia.com – az.agr.massavecchia@gmail.com
http://www.massa-vecchia.com/
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