di Ambra Cusimano
Sono diversi anni ormai che Stef Yim si trova sull’Etna, ma il come e il perché lui abbia scelto proprio questo territorio per dare vita alla sua azienda forse non lo sapevate ancora.
Partiamo dal principio. Stef nasce ad Hong Kong nel 1982. La mamma è giapponese. Quando ha circa dieci anni la sua famiglia decide di trasferirsi in California. Da giovanissimo comincia a lavorare come bartender presso alcuni bar di Pasadena a Los Angeles. Dopo poco Stef inizia a studiare per prendere delle certificazioni che gli consentano di intraprendere la carriera di sommelier. Gli anni passano e la passione per il vino cresce, si evolve come una buona bottiglia. Un’occasione si tramuta nella possibilità di produrre vino con l’ausilio di un enologo esperto a Napa Valley. “Non avrei mai pensato di farlo – racconta Stef – non avevo le competenze all’epoca, ma quando il proprietario di una vigna a circa tremila piedi mi ha proposto di comprare le sue uve e di vinificare con l’aiuto di un amico enologo, non ho saputo dire di no”. Siamo nel 2008 ed è così che Stef si è introdotto nel mondo dell’enologia. Nel 2011 un’ulteriore opportunità consente al giovane di oltrepassare l’oceano per approdare nel sud della Francia e di fare esperienza come tirocinante enologo.
“Trascorse tre vendemmie e dopo aver appreso un modo diverso di vinificare da quello che conoscevo, avevo messo abbastanza soldi da parte da investire in qualcosa di mio, ma ad una condizione: i miei vini dovevano essere prodotti su un suolo vulcanico. Il perché? Durante gli anni trascorsi come sommelier ho avuto la possibilità di assaggiare diversi vini e quelli che più mi colpivano provenivano quasi sempre da zone vulcaniche”. Il problema era trovare il luogo adatto. “Ho trascorso qualche mese a Tenerife per capire le potenzialità del territorio. Le Canarie però non mi hanno convinto, per via del clima e dell’altitudine dei terreni”. Il ricordo di una capatina fatta sull’Etna avvenuta qualche anno prima e l’incontro con alcuni produttori come Frank Cornelissen e Salvo Foti portano Stef a considerare l’idea di tornare in Sicilia. Siamo alla fine del 2014 quando un ormai più risoluto Stef si rende conto di essere nel posto giusto. “Inizialmente avevo bisogno di ambientarmi e di conoscere meglio il territorio. Mi hanno proposto diversi vigneti e nel 2015 ho comprato le uve di quello che mi sembrava il più interessante in contrada Sciaranuova a circa 750 metri sul livello del mare”.
Quello è stato l’anno in cui Stef ha prodotto il suo primo vino sull’Etna, il rosso 750 Sciaranuova. Oggi l’azienda possiede circa 11 ettari vitati prevalentemente a Nerello Mascalese in nove differenti contrade, a diverse altitudini. La cantina si trova in contrada Taccione a Montelaguardia e sotto il nome “Sciara” vengono prodotte cinque etichette di cui quattro rossi ed un bianco. Il numero di bottiglie prodotte si aggira intorno a dodicimila nelle annate migliori. Da quest’anno sarà inoltre possibile alloggiare in una delle otto camere presenti presso la struttura adiacente alla winery. L’approccio in vigna non è invasivo e tutte le operazioni vengono fatte a mano. Alcune vigne mettono alla prova per via delle altitudini, ma a Stef l’altezza non dispiace affatto. A contrada Nave si trova uno dei vigneti più alti d’Italia. Poco più di un ettaro a circa 1.200 metri sul livello del mare. Vi sembrano tanti? Siete così sicuri che il nostro Stef si sia fermato? Un’importante novità è in arrivo, ma dovrete aspettare il prossimo articolo per saperne di più.