Il principe Carlo paladino degli agricoltori punta il dito contro la gdo.
Anzi le accuse le lancia senza mezzi termini. Probabilmente calato perfettamente nella parte del proprietario di una tenuta agricola, la Duchy Home Farm nel Gloucester e che produce anche in biodinamico, parla a nome di chi coltiva la terra e si occupa della produzione che ha il più alto rischio imprenditoriale. “I rivenditori non si rendono conto della condizione di chi produce prodotti agricoli”, ha puntualizzato in un editoriale scritto per il magazine Country Life. Per Charles i produttori si trovano in una posizione iniqua e ricevono il minimo ritorno mentre i rivenditori fanno affari con il minimo rischio, e li definisce “una categoria da sostenere perché custodi della Bretagna rurale” costretti a barcamenarsi in momento storico in cui si riducono ancora di più le poche risorse che riescono a mettere da parte.
Il reddito medio di un'azienda agricola è diminuito del 29 per cento nell'ultimo anno in Inghilterra, e non sta andando bene nemmeno per gli allevatori il cui fatturato è sceso del 14 per cento. nei orimi nove mesi del 2013 hanno avuto un' impennata l'erogazione dei fondi gestiti dal Royal Agricultural Benevolent Institution. L'ago della bilancia pende invece decisamente a favore della gdo, in Inghilterra negli ultimi dodici mesi il volume di affari, il dato è riferito alle principali catene, ha toccato i 7 miliardi di sterline. Nella lunga disamina il principe esorta proprio gli operatori di mercato a sposare la causa dei contadini “la spina dorsale – sottolinea- non riconosciuta del nostro Paese”. Se il comparto agricolo soffre, il Principe Carlo però con la sua azienda agricola guadagna eccome, superando i 10 milioni di sterline, e ha lanciato una linea di prodotti che da sola gli vale 3 milioni.