Il cibo in tv?
Una grande abbuffata contemporanea che va in onda a qualunque ora del giorno. Da cosa nasca questa continua rappresentazione gastronomica e che significato abbia nella nostra società sono alcuni degli argomenti che Aldo Grasso, giornalista e critico televisivo del Corriere della Sera, affronterà oggi nel corso dell’incontro “Il cibo in tv” organizzato al Piccolo Teatro Grassi di Milano nell’ambito di “Convivio”, un ciclo di incontri sul rapporto tra cibo e cultura.
“Il cibo non è più una necessità. Prima era legato alla sopravvivenza e non c’era tempo per fare troppi discorsi – spiega -. Oggi, invece, è un argomento di conversazione al pari dell’abbigliamento o delle scarpe. Insomma, parlare di cibo è diventato fashion. Negli anni è cambiata anche la rappresentazione che se ne dà in tv e mostreremo come, dai filmati storici di Mario Soldati, alle trasmissioni contemporanee. In onda c’è di tutto – continua Grasso – dai programmi pretenziosi che esibiscono i cuochi ad altri, come quello della Parodi, in cui lei stessa si mette nei panni delle casalinghe e cucina anche con i surgelati. È una questione di genere. Ma a me l’unica che interessi davvero è Master Chef perché è un programma apprendistato con un racconto televisivo. Il resto è solo turismo gastronomico”.
Clara Minissale