Alla Cantina di Soave silurato il direttore Wolfgang Raifer. Quattro anni alla guida di una cantina sociale che nel mondo del vino sono quasi lo spazio di un mattino.
Come riporta il Corriere di Verona, la decisione è stata presa direttamente dal presidente Roberto Soriolo che lo ha comunicato giovedì sera all’assemblea dei soci.
“Non posso entrare nello specifico in questo momento, posso solo dire che alla base della decisione c’è una visione diversa degli obiettivi della cantina, sulla politica dell’imbottigliamento e del vino sfuso – ha detto Soriolo al Corriere di Verona – Lui viene da un mondo, quello dell’Alto Adige, che è molto diverso dal nostro. E la nostra cantina, che abbraccia tutte le denominazioni veronesi, rossi e bianchi, Soave, Valpolicella e altri, puntava a strategie di sviluppo diverse”.
Visioni non allineate e la decisione scaturita dal malcontento degli oltre 2.200 soci. Il problema principale risiederebbe nel valore al chilo dell’uva pagato dalla cantina ai soci, che sarebbe calato del 60% negli ultimi due anni. Raifer avrebbe puntato molto sul vino sfuso a discapito dell’imbottigliato penalizzando, secondo i soci, la resa economica.
Si parla di 6.400 ettari di vigneto, 143 milioni di fatturato e 42 milioni di bottiglie. Una delle novità portate da Raifer è Cadis 1898 che raggruppa le realtà produttive del gruppo: Soave, Valpolicella, Bardolino, Custoza.