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Il caso

Vendemmia 2014, come va in Sicilia? Lo scenario ottimistico di Assovini

17 Settembre 2014
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Vendemmia in Sicilia, un primo bilancio.

Assovini è ottimista e traccia scenari più che buoni. E diffonde una nota con i pareri di alcuni produttori associati. E altri li abbiamo intervistati noi. Contrariamente a quello che è successo in altre parti d'Italia in Sicilia non è stata un'estate piovosa. Anzi. Tuttavia, il periodo della vendemmia non è ancora finito. Qualcuno nel Trapanese ha già raccolto tutta l'uva, sull'Etna bisognerà attendere alcune settimane. A conferma di chi definisce, dal punto di vista vitivinicolo, la Sicilia qualcosa di più di un'Isola al centro del Mediterraneo.

Sicuramente una terra baciata dalla fortuna come sostengono alcuni produttori, voci e animi soddisfatti provenienti da territori diversissimi tra loro e lontani. Nell'areale di Campobello di Licata la 2014 verrà ricordata come una grande annata. “Se posso dirlo la definirei eccellentissima – ci dice Domenico Bonetta che insieme al fratello Domenico conduce Baglio del Cristo di Campobello – Non ci sono stati picchi e sbalzi estremi e repentini, l'estate è stata asciuta, la maturazione graduale e non abbiamo fatto neanche irrigazione di soccorso, le uve non hanno subito stress termici. C'è stata una piccola diminuzione della quantità, ma del dieci, quindici per cento”. Anche se il ciclo della vendemmia non si è concluso, il sorriso spunta già sui volti del team di Baglio di Pianetto, che dà un report positivo da entrambi i territori, Noto e Santa Cristina Gela, che compongono la realtà fondata dal Conte Marzotto. E proprio nella zona più a sud del'azienda l'annata ha regalato un record. “Possiamo ritenerci fortunati rispetto a quanto successo in altre zone d'Italia – commenta l'Ad di Baglio di Pianetto Alberto Buratto -. Anche da noi è stata difficile ma non a quei livelli. E come succede in questi casi, nelle annate difficili la Natura spesso regala gioie e soddisfazioni. A Noto il Moscato è venuto fuori straordinario, il migliore che abbiamo mai raccolto, un fuori classe, perfetto sotto tutti i punti di vista. Il Syrah con una incredibile speziatura. A Pianetto uve con bella freschezza, fragranti, croccanti, con una bella acidità. Una qualità che ci lascia contenti”. Annata da bianchi, così Feudo Arancio ha definito la annata 2014. Dal quartier generale di Sambuca di Sicilia, l'azienda fa sapere anche che i rossi avranno un buon profilo qualitativo con bouquet fruttati e di buona struttura. 

Il presidente di Assovini, Francesco Ferreri, in una nota dichiara che “eleganza ed equilibrio sembrano le parole d’ordine per i vini siciliani 2014. Dal punto di vista del rendimento – precisa – l’annata è in linea con quella 2012, con percentuali di produttività un po’ più basse nella zona occidentale e un po’ più alte nella zona orientale”.

Tornando nella parte sud orientale dell'Isola, si raccolgono ulteriori commenti positivi.  “In questi giorni stiamo raccogliendo il Frappato –  racconta Gaetana Jacono di Valle dell'Acate – e siamo molto soddisfatti perché le uve che entrano in cantina sono in condizioni perfette sotto tutti i profili: sarà una delle vendemmia migliori degli ultimi anni”. Ancora le mancano pochissimi giorni per iniziare, ma per Arianna Occhipinti la vendemmia “si prospetta bene. Il contenuto zuccherino è soddisfacente e se consideriamo che a Vittoria non abbiamo quasi mai un volume alcolico sostenuto, i rossi si assesteranno intorno ai 19°/20° Babo”.

Nel cuore dell'Isola la 2014 entrerà negli annali come la stagione perfetta. Così è stata a Regaleali, riferisce Tasca d’Almerita: “La primavera è stata giustamente piovosa con un’estate fresca che ha favorito maturazioni lente e graduali”. Condizioni ideali che hanno consentito una maturazione lenta e perfetta, commentano anche da Caruso&Minini.

 

C.d.G.