Saranno ancora più imprenditori di se stessi e alla routinaria attività di albergatori, ristoratori o baristi, affiancheranno quella di promotori turistici del loro territorio.
Modica, la splendida cittadina barocca che, insieme con la Val di Noto, è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, avrà sì una tassa di soggiorno, ma – parola di imprenditori – sarà davvero spesa per la promozione del territorio. E non dall’amministrazione comunale ma da un consorzio, unico in Italia, che avrà il compito di far incrementare i flussi turistici a tutto vantaggio di attività ricettive e indotto. Si chiama “Consorzio operatori turistici della Città di Modica” e verrà costituito ufficialmente il prossimo 9 maggio. Al momento ne fanno parte in trenta tra alberghi, b&b, bar, ristoranti e operatori turistici, ma l’obiettivo è quello di farvi entrare tutti gli operatori che, a vario titolo, sono interessati alla promozione della città.
“Quando l’Amministrazione comunale ci ha detto di voler istituire la tassa di soggiorno – racconta Paolo Failla, proprietario dell’Hotel Palazzo Failla e uno dei promotori dell’iniziativa – abbiamo protestato energicamente. Allora ci è stata fatta la proposta di dar vita ad un Consorzio di privati imprenditori che potesse gestire direttamente e realmente a vantaggio del territorio, le somme incassate. Abbiamo lavorato alla stesura di un regolamento, di una convenzione col Comune e di uno statuto e adesso siamo pronti a partire”. Al Consorzio sarà trasferito il 90 per cento delle somme incassate con la nuova imposta “e noi – continua Failla – lo investiremo in promozione. La prima riunione del Consiglio di Amministrazione del Consorzio servirà a stilare un piano industriale in base al quale ci muoveremo”. Ma non sarà il solito stipendificio, ci tiene a precisare il proprietario di Palazzo Failla. “I nove che siederanno in consiglio di Amministrazione lavoreranno gratis. La remunerazione sarà per tutti l’incremento dei turisti. Noi vogliamo che Modica e dintorni diventino tappa obbligata per tutti coloro che verranno in Sicilia e promuoveremo tutto ciò che offre: dai beni monumentali alla ristorazione di qualità, dalla campagna dei carrubeti e dei muretti a secco al cibo da strada, dall’accoglienza di qualità al mare”.
Clara Minissale