Gianfranco Soldera, il produttore di Brunello di Montalcino ultimamente sulle pagine di cronaca per il caso di sabotaggio alle sue botti, subito a Case Basse, e adesso per l'uscita dal Consorzio, notizia tra l'altro anticipata da Cronache di Gusto (vedi articolo), spiega al Corriere della Sera le motivazioni alla base di questa scelta.
A quanto pare, una questione di feeling. Come dichiara il produttore nell'intervista, pubblicata oggi, l'intesa con il Consorzio Brunello di Montalcino “da tanti anni non c'era più” e poi tra i fattori determinanti la rottura c'è anche la difesa dell'autenticità del vino. Precisa infatti il produttore toscano: “(…) sono per il Brunello con il Sangiovese al 100%, sono per l’aumento dei controlli e delle ricerche”.
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