Saranno 4.500 i test che si effettueranno dal 1 al 30 di marzo nei Paesi membri dell'Ue.
E' la decisione che ha preso d’urgenza la Commissione europea dopo lo scandalo scoppiato in Gran Bretagna con le lasagne Findus dichiarate essere a base di carne di manzo e invece confezionate con carne di cavallo, e poi gli altri esplosi in Francia, Germania e Belgio riguardante sempre tipologia di carne non corrispondente a quella descritta in etichetta che ha coinvolto catene e aziende dell’agroalimentare. Casi che hanno indignato e scosso nelle ultime ore consumatori di mezza Europa.
Così, secondo la proposta annunciata dal commissario alla salute Tonio Borg, tra il primo e il 30 marzo, e si potrebbe prorogare anche per altri due mesi, dovranno essere effettuati 2.500 test sui cibi prodotti negli Stati membri e 1.500 sui cibi importati nell'Ue. Il 30 aprile successivo Bruxelles renderà noti i risultati. Si tratta di test di 400 euro l’uno, anche se metà del costo verrà rimborsato dalla Commissione. Oltre al test del Dna per verificare la presenza di carne di cavallo nei prodotti alimentari, l'Ue ha deciso di compiere analisi sulla presenza dell'antinfiammatorio pericoloso per la salute umana, il butene, trovato dalla Fsa in alcune carcasse di cavalli usciti dai macelli inglesi.
In Italia i Nas dei carabinieri hanno intensificato in Campania le attività di controllo, in particolare verificando la documentazione della tracciabilità delle materie prime, nelle aziende di trasformazione. Dall'inizio della prossima settimana si avvieranno controlli mirati anche nelle industrie.