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Il caso

“NO” al Nebbiolo nella Doc Piemonte. Pecchenino: “Troveremo soluzioni alternative”

13 Settembre 2016
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Il Nebbiolo non sarà inserito nella Doc Piemonte. E’ quanto rivela Orlando Pecchenino, presidente del Consorzio di tutela di Barolo e Barbaresco al termine del primo vertice sul caso che si è tenuto lunedì sera.

Primo round, usando una metafora sportiva, alle Langhe che respingono al mittente la proposta avanzata dal consorzio Consorzio Barbera d’Asti e Monferrato, di creare un nuovo vino con il vitigno che viene usato per Barolo e Barbaresco. Per i produttori delle Langhe, la questione, oltre a creare confusione tra i clienti, potrebbe abbassare la qualità dei vini a base di Nebbiolo.
“Il Consorzio di Asti – dice Pecchenino – dovrà proporre un’altra alternativa. Noi abbiamo dato la disponibilità ad altre soluzioni. Se il Monferrato vorrà rivendicare il Nebbiolo dovrà farlo con una denominazione circoscritta e un programma che tenga conto delle esigenze dei produttori e delle condizioni della terra e del clima” .

“Sul progetto è cominciata la discussione, che continuerà nelle prossime riunioni – si legge in una nota -. Sul tema della Piemonte Doc Nebbiolo è emersa la volontà comune di approfondire soluzioni alternative che riconoscano le specifiche identità territoriali. 
Per Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, “la discussione si è svolta in un clima sereno e costruttivo, e di questo siamo soddisfatti. Ripresenteremo su questa base una proposta che possa trovare un ampio consenso del tavolo e dei produttori”.
“Come sempre il Comitato svolge un utile ruolo di confronto per trovare soluzioni nell’interesse dei produttori e del territorio piemontese. Così è stato anche questa volta, il lavoro cominciato oggi, anche grazie alla struttura regionale, darà di sicuro ottimi risultati”, sostiene l’assessore regionale Giorgio Ferrero”.

C.d.G.