Gli scenari sono davvero inquietanti. Se la questione dazi dovesse andare fino in fondo (ne parlavamo in questo articolo>), ci sarebbero gravi ripercussioni su alcuni dei prodotti-simbolo acquistati negli Stati Uniti.
Il prosecco, oggi negli Stati Uniti ha un costo compreso tra 10 e 15 dollari. Con un dazio del 100% il prezzo arriverebbe a 20-30 euro. L’export del prosecco ha messo a segno nel 2019 un più 17%. Negli Stati Uniti le esportazioni sono cresciute del 10%. Un chilo di grana padano negli Stati Uniti può costare 30-35 euro. Con dazi al 100% si potrebbe arrivare a 60-70 euro al chilo “e in questo caso saremmo fuori mercato”, dicono al consorzio. Se i dazi si fermassero al 30%, il prezzo toccherebbe 45 euro. Il prezzo di un pacco di pasta negli Stati Uniti è di meno di 3 dollari al chilo che, con l’applicazione dei dazi al 100%, passerebbe a 3,75 euro al chilo. L'Italia esporta negli Stati Uniti olio d’oliva per 436 milioni di euro (dati 2018). L’olio extravergine d’oliva costa negli Stati Uniti meno di 13 dollari al litro. Con i dazi al 100 per cento passerebbe a 24,77 euro al litro. La mozzarella di bufala Campana Dop è un prodotto molto caro e ricercato negli Stati Uniti. Arriva a costare anche oltre i 40 dollari al chilo. Con i dazi il prezzo salirebbe a 82,6 euro al chilo. Un etto di prosciutto di Parma o di San Daniele oggi nei supermercati statunitensi ha un prezzo che oscilla tra i 35 e i 60 dollari al chilo. Se i dazi arrivassero al 100% si supererebbero i 70-90 euro al chilo.
C.d.G.