Dopo la vicenda della mozzarella di Gioia del Colle Dop, è di nuovo “battaglia” tra Puglia e Campania.
Stavolta, l’oggetto del contendere è il pomodoro lungo. Da una parte c’è la Campania che vuole l’Igp. Dall’alta, appunto, la Puglia che si oppone perché questo pomodoro è coltivato quasi esclusivamente (95%) in Puglia, per la precisione in Capitanata, nel Tavoliere delle Puglie in provincia di Foggia. In Campania, inoltre, esiste già il San Marzano Dop e un’ulteriore certificazione potrebbe creare confusione e non produrre valore aggiunto, sottolineano dalla Puglia. Ma intanto il Ministero delle Politiche agricole ha già valutato positivamente la richiesta di riconoscimento Igp del pomodoro pelato di Napoli.
“Ho già avuto contatti con il ministero delle Politiche agricole, stiamo istruendo il fascicolo e a breve sarà pronto. Non arretreremo nemmeno di un millimetro – ha detto all’Ansa l’assessore alle Politiche agricole della Regione Puglia Donato Pentassuglia – La Regione è pronta a opporsi alla richiesta di riconoscimento Igp del pomodoro pelato di Napoli, che il ministero ha già valutato positivamente con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del 13 marzo. E la levata di scudi sarà netta”. Non è una storia recente, ma l’astio tra le due regioni è iniziato nel 2017 quando proprio la Campania aveva provato ad ottenere il riconoscimento ma la Puglia si oppose in difesa del pomodoro lungo foggiano. Ora, a seguito dell’istruttoria ministeriale, si è pervenuti a una stesura finale del disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta Pomodoro pelato di Napoli. La Puglia ha 60 giorni dalla registrazione per fare opposizione.
Al fianco della Regione Puglia si è schierata anche Coldiretti: “Bisogna uscire dalla grande ambiguità di commercializzare un prodotto che può fregiarsi di un marchio comunitario così fortemente distintivo, senza che ci sia alcun obbligo di utilizzare i prodotti agricoli del territorio al quale la indicazione si ispira. Il 40 percento del pomodoro italiano viene proprio dalla Capitanata, che da sola produce il 90% del pomodoro lungo. La provincia di Foggia — ha sottolineato il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia — è leader nel comparto con 3.500 produttori di pomodoro che coltivano mediamente una superficie di 32 mila ettari, per una produzione di 22 milioni di quintali ed una Produzione Lorda Vendibile di quasi 175.000.000 euro”. “Stimo parlando di un bacino produttivo straordinario se confrontato al resto d’Italia con i suoi 55 milioni di quintali di produzione e i 95mila ettari di superficie investita – aggiunge il delegato confederale di Coldiretti Foggia, Pietro Piccioni – Una realtà che va salvaguardata e promossa, perché rappresentata da imprese agricole e agroalimentari pugliesi che operano con grande professionalità e in assoluta trasparenza”.
C.d.G.