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Il caso

New York Times choc sull’olio italiano: il 70 per cento è adulterato

28 Gennaio 2014
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L’olio extravergine di oliva italiano finisce nel mirino del New York Times, accusato di essere spesso adulterato e mescolato con altri olii meno pregiati.

Secondo il quotidiano newyorkese il 69% dell’olio che arriva negli Usa sarebbe adulterato.

“Extra Virgin Suicide”, parafrasando il titolo del primo film di Sofia Coppola, sta facendo il giro del mondo: si tratta di un’infografica animata, firmata da Nicholas Blechman e su testo di un blogger, Tom Mueller, pubblicata sul sito del giornale americano e ripresa in tutto il globo.

Un’oliva al posto del teschio e due ossa incrociate sotto, a simboleggiare il veleno. L’animazione prosegue spiegando “'L'adulterazione dell'olio d'oliva italiano”: l’infografica sostiene che la maggior parte dell’olio venduto come italiano in effetti arrivi da Spagna, Marocco e Tunisia, “tagliato”con olio più scadente e persino con clorofilla per il colore, colorante e beta-carotene per il sapore. Trasportato al porto di Napoli, qui – sempre secondo il New York Times – verrebbe mescolato con altri olii scadenti, non di oliva e le bottiglie marchiate con il simbolo dell'Extra vergine' e del “Made in Italy”.

La denuncia del New York Times ripropone un tema già molto dibattuto in Italia, con le battaglie condotte da agricoltori e olivicoltori per salvaguardare la qualità del prodotto.

Stefania Giuffrè