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Il caso

Maltempo, una vendemmia difficile in Veneto. E Bertani rinuncia all’Amarone 2014

03 Settembre 2014
Bertani-Uva-sui-graticci Bertani-Uva-sui-graticci

L’estate 2014, ostile e capricciosa, fa sentire i sui effetti sul mondo del vino.

Bertani, la storica azienda della Valpolicella, a causa delle difficili condizioni meteo che hanno caratterizzato la stagione estiva (temperature che si sono mantenute al di sotto della media, poche ore di sole e troppe precipitazioni) ha deciso – mantenendosi fedele alla propria filosofia aziendale – di rinunciare alla produzione di Amarone Classico per la vendemmia 2014. Come era già accaduto nel 2002.

Una decisione certamente difficile, ma coerente con quello che è lo stile e l’identità della Bertani, prima azienda della Valpolicella a comunicare la scelta di rinunciare alla produzione del vino più conosciuto nel veronese. L’Amarone Classico Bertani da sempre nasce da un lavoro artigianale di altissimo livello e da una selezione di grappoli che viene fatta appassire a lungo in maniera naturale.

Nella scelta dell’azienda c’è stata, dunque, la volontà ben precisa di non procedere con un appassimento “forzato”, consentito comunque dal Disciplinare di Produzione e l’intenzione di tutelare l’immagine della azienda che ha sempre mostrato un grande rispetto nei confronti dei suoi clienti. “Con appassimento in fruttai tecnologici” ha dichiarato Emilio Pedron, ad del gruppo Bertani Domains tramite comunicato stampa  “è infatti possibile la produzione di Amarone il cui risultato è indipendente dalla variabile meteo; in questo caso anche l’andamento climatico nel dopo vendemmia non ha nessun legame qualitativo con il prodotto finale, in quanto l’appassimento avviene in un luogo standardizzato nei paramenti da controllare, come umidità e ventilazione. Facendo scelte diverse non sarebbe stato possibile raggiungere quella qualità che è da oltre mezzo secolo il nostro biglietto da visita nel mondo”.

Rosa Russo