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Il caso

L’inchiesta choc di Report sui polli Fileni mette in crisi la fiducia dei consumatori

10 Gennaio 2023
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Polli malaticci o sottopeso uccisi con la torsione del collo da inservienti che non vanno tanto per il sottile;

l’intera esistenza di certi animali si consuma in batteria, ma vengono dichiarati allevati all’aria aperta; capannoni perennemente illuminati (bisognerebbe rispettare il ritmo giorno-notte) in modo da invogliare migliaia di pennuti a mangiare, ingrassare e finire così prima al macello; mangimi che contengono organismi geneticamente modificati e grassi animali nonostante l’azienda dichiari di essere Ogm-free. Un disastro. Un disastro di immagine. Uno tsunami che incrina pesantemente la fiducia dei consumatori in un grande marchio come Fileni. A poco servono le dichiarazioni della azienda che sostiene di condurre i suoi allevamenti (50 milioni di polli ogni anno) in trasparenza e senza abdicare alle regole imposte dai disciplinari. L’inchiesta di Report, su Rai3, “Che polli!”, a firma di Giulia Innocenzi, che ora fa parte della squadra di giornalisti-investigatori guidata da Sigfrido Ranucci.

Una investigazione che riguarda e interessa da vicino i consumatori perché parliamo dell’animale più sfruttato del pianeta con 26 miliardi di esemplari allevati ogni anno nel mondo. Altro che filiera biologica, quella che dovrebbe assicurare un terzo di vita all’aperto ai polli: le telecamere della Innocenzi e la Lav che ha ricevuto le riprese da telecamere fisse sono state sfortunate: mai registrata una sola gallina a beccare sul prato benché la Fileni dichiari che il 33% delle superfici dei propri allevamenti è bio. Su quanti siano i polli prodotti in maniera biologica, la risposta ufficiale è stata: l’11 per cento. Ma allora che senso ha basare la comunicazione aziendale sull’aspetto biologico quando l’89% della produzione proviene da strutture intensive? Non è un modo per trarre in inganno o, quantomeno, per confondere? In ogni caso concetti come sostenibilità, benessere degli animali, trasparenza, chiarezza e genuinità dopo il servizio di Report viene duro mandarli giù. Come un boccone di pollo mal cucinato.

G.M.

IN QUESTO LINK LA REPLICA DI FILENI