Ci sono piccoli miracoli che, laddove le amministrazioni non ce la fanno, riescono incredibilmente ai ristoratori o ai produttori. Centinaia di casi di paesi sconosciuti o piccoli comuni pressoché anonimi venuti alla ribalta grazie a volenterosi imprenditori del mondo dell’enogastronomia. Se oggi, ad esempio, la maggior parte dei siciliani riesce a posizionare nella carta geografica della Sicilia Venetico Superiore, deliziosa piccola frazione del comune messinese di Venetico, un paio di centinaia di anime tra i Peloritani e le Eolie, si deve indubbiamente ai fratelli Sergio e Tonino Russo e a Clara Miuccio, titolari della pizzeria “Da Clara” che, grazie alla loro passione e perseveranza, oltre alla bravura che gli ha fatto giustamente ottenere i massimi riconoscimenti nazionali e consentito la presenza in tutte le guide più autorevoli del settore, hanno portato a Venetico dapprima l’appassionato di pizza e poi, conseguentemente, il turista.
Anche perché i suddetti titolari hanno anche il merito di aver saputo raccontare questo paese, mettendone in risalto la storia e i monumenti che possiede. Un’amministrazione virtuosa avrebbe tutto l’interesse ad approfittare di questa notorietà di rimando e, nel caso specifico, a supportare il lavoro delle famiglie Russo e Miuccio. Invece, come lamenta Tonino Russo, sembra quasi che si agisca per mettere all’attività i bastoni fra le ruote “Quanto accade quest’anno – dice infatti – non è una novità, solo che oggi abbiamo deciso, dopo anni di tentativi di cooperazione, di denunciare la cosa platealmente sui social. Sono anni, infatti, che veniamo “vessati” con ordinanze che recano danno esclusivamente alla nostra azienda che, d’altronde, è l’unica realtà imprenditoriale del territorio. Tutto è iniziato dopo il lockdown del 2020 quando, con Clara, siamo saliti per riaprire l’attività e abbiamo trovato tutte le strade dei dintorni tappezzate di divieti di sosta. Ci siamo dunque recati al comune chiedendo spiegazioni e ci è stato risposto lapidariamente che così era stato deciso. Abbiamo provato a cercare insieme all’amministrazione una soluzione ma, anche in questo caso, abbiamo fatto un buco nell’acqua. E così da tre anni viviamo con questa situazione in stallo. I vigili vengono verso le 21,30, in pieno servizio, causando così il fuggi-fuggi generale dei clienti che abbandonano la pizza sul piatto per correre a spostare le auto. Una situazione impensabile”.
Alla polemica esplosa risponde, sempre sui social, il vice sindaco Salvatore Mezzatesta di cui riportiamo integralmente e testualmente la replica “Intervengo in punta di piedi, innanzitutto ringraziando Tonino e Sergio Russo per il loro esempio e la loro dedizione al lavoro. Subito dopo però non posso non ammettere la mia impotenza, e forse quella dell’intera amministrazione, a fare meglio, a fare di più. Ahimè credo che Venetico possa migliorare, ma nella qualità e non nella quantità. I nostri spazi, i nostri servizi, le nostre potenzialità dipendono anche dalla struttura del territorio. Per il caso specifico l’amministrazione ha provato a reperire aree da destinare a parcheggio, senza grossi risultati, evidentemente. Ma, se è vero, come è vero, che “Clara” esiste da prima della normativa specifica sui parcheggi, è pur vero che oggi la stessa normativa imporrebbe alle attività commerciali di provvedere autonomamente alla dotazione di parcheggi, prima dell’inizio attività. Credo si debba prendere atto del fatto che Venetico, soprattutto la frazione superiore, non è strutturalmente idonea ad accogliere il flusso che Tonino e Sergio, meritevolmente, sono riusciti a convogliare verso il nostro borgo. Le amministrazioni non riescono, e lasciatemi dire non devono, recuperare gli spazi da destinare a parcheggio a servizio delle attività commerciali; né tale incombenza può essere a carico della collettività. Ancora, un’amministrazione non può assicurare spazi pubblici per il posizionamento dei cassonetti, né può consentire di non pagare l’occupazione di un suolo pubblico, che in quanto tale è un bene di tutti. Quindi ringrazio per la segnalazione, ringrazio per lo sviluppo che la pizzeria “Da Clara” contribuisce a creare per il nostro borgo, ma cerchiamo di essere realisti: Venetico non è Milazzo, non è Taormina, non è Messina. Venetico è Venetico. E va migliorata in qualità e non in quantità”. Una storia che, di certo, non è ancora finita.