Forse non è la prima volta che Gerard Depardieu, grande attore francese, dichiara qualcosa del genere.
Ma fa un certo effetto sentirgli dire che oggi in Francia non si mangia più bene e che addirittura l'Italia primeggia in questo campo assieme ai giapponesi. Sarà la sua rabbia verso la politica francese che lo ha costretto ad andare in esilio simbolico in Belgio e in Russia per le alte imposizioni fiscali volute da Francois Hollande. Sarà la sua voglia di dire qualcosa di tranchant. Di essere, insomma, bastian contrario. Ma certamente non sfugge agli osservatori del mondo gourmet quanto ha dichiarato in una lunga intervista rilasciata al magazine del quotidiano Le Figaro. «In Francia non si mangia più bene – ha dichiarato –
i grandi chef sono piuttosto giapponesi e italiani. Penso in particolare ai cuochi italiani nei pressi di Parma». E ha proseguito: «Quello che mi eccita è andare in una trattoria italiana, che mi cucina un piatto di pasta e dove posso bere un buon vino dell'Abruzzo. Ed è straordinario: si esce leggeri come una farfalla».
Parole importanti, dette da un grandissimo gourmet. Uno che non bada nè a spese nè a limiti quando si tratta di mangiare e bere. Il giornalista francese che lo ha intervistato non ha indagato ulteriormente ma quando dice Parma chissà se Depardieu si riferisse in qualche modo a Massimo Bottura dell'Osteria Francescana di Modena, al momento il ristorante italiano più celebrato al mondo. O a qualche trattoria emiliana dove mangiare uno gnocco fritto e un po' di Culatello di Zibello. Fiori all'occhiello della nostra gastronomia. Ma certamente è un grande inno all'Italia dei ristoranti e delle trattorie, quelle, per l'appunto, dove mangiare un piatto di pasta, sapido, profumato e nutriente e andar via “leggeri come una farfalla”. Purchè si mangi solo quello…
F.C.