Cosa succede dentro Fivi? L’associazione italiana dei vignaioli indipendenti che raggruppa oltre mille associati in tutta Italia sta vivendo un momento particolare. Lo testimoniano una mail con richiesta di chiarimenti inviata da quattro titolari dei Punti Fivi (locali, enoteche e ristoranti che hanno tra i loro clienti molti vignaioli Fivi) ma soprattutto una sfilza di dimissioni dal consiglio direttivo avvenuta negli ultimi due mesi.
Posti vuoti che i dirigenti Fivi stanno cercando di rimpiazzare con non poche difficoltà. Ma andiamo con ordine.
Durante il consiglio di dicembre 2023 Luca Ferraro dell’azienda Bele Casel di Asolo, Veneto, si è dimesso dal ruolo da consigliere. Il vignaiolo è stato immediatamente sostituito da Simona Natale Fino dell’omonima azienda pugliese, prima dei non eletti nella graduatoria dei candidati alle elezioni del Consiglio Direttivo.
Poco meno di due mesi dopo un’altra scossa: altri tre consiglieri si sono dimessi a febbraio dal ruolo: Francesco De Franco dell’Azienda ‘A Vita in Calabria, Gaetano Morella dell’Azienda Morella in Puglia e Monica Raspi della Fattoria Pomona in Toscana.
Dimissioni che farebbero pensare a un certo nato malessere all’interno di Fivi che non viene smentito dalla difficoltà di trovare sostituti ai dimissionari. Scorrendo la graduatoria i dirigenti della Federazione hanno ricevuto un no sia da Cesare Corazza dell’omonima azienda in Emilia Romagna, sia da Celestino Gaspari dell’Azienda Agricola Zýmē in Veneto che da Daniele Parma dell’Azienda Agricola La Ricolla in Liguria.
I malumori nel gruppo dei vignaioli indipendenti sarebbero sfociati all’indomani del Mercato di Bologna 2023 di novembre, giudicato in modo negativo in termini di affluenza di pubblico pagante e dopo il trasloco della manifestazione da Piacenza a Bologna.
Mentre per lunedì 26 febbraio è prevista a Bologna l’assemblea durante Slow Wine Fair, la dirigenza Fivi ha deciso di cooptare tra i soci per la sostituzione. Sono stati così scelti Andrea Annino della Tenuta Valle delle Ferle in Sicilia e Desirèe Pascon Bellese di Vini Bellese in Veneto. Tra i nomi c’era anche Stefano Casali di Muralia in Toscana ma avrebbe rifiutato la nomina poco ore dopo aver accettato. Fivi avrebbe così trovato un ulteriore sostituto in uno dei vignaioli indipendenti del Piemonte.
Intanto Edoardo Ventimiglia, socio delegato della Maremma Toscana, dichiara a Cronache di Gusto: “Se il consiglio si presenterà a Bologna al completo con il numero di cooptati chiederemo di considerare l’opportunità di interrompere la consiliatura prima del previsto per dar modo alla Federazione di rifondarsi visto ciò che è successo nell’ultimo anno e di non disperdere così facendo il patrimonio esistente magari in concomitanza con l’assemblea di Bologna, a novembre durante il mercato, per garantire la massima partecipazione di vignaioli. Il tutto pur riconoscendo la legittimità ad operare ai sensi dello statuto e ringraziando coloro che si sono resi disponibili”.
Per il presidente Lorenzo Cesconi tutto è rimandato all’assemblea, come dichiara a Cronache di Gusto: “Silenzio sulla vicenda? Assolutamente no, i soci si potranno confrontare lunedì. Le difficoltà nel trovare sostituti le vedo normali: non è scontato che si abbia piena disponibilità, siamo tutte persone con aziende da portare avanti e l’impegno che richiede Fivi non è trascurabile”.