“La farina di insetti. Mi viene da vomitare, ma non per la farina di insetti”. Così in un’intervista a Gaetano Rizzo gentilmente concessa alla nostra redazione, il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, parla del tema del momento. E lo fa nel suo stile, senza mezzi termini: “Mi viene voglia di vomitare per la stupidaggine sciovinista di chi dice che il futuro è mangiare solo italiano. Quasi da autarchici, un pensiero fascista del ventennio, parlate italiani, mangiate italiano, chiuderci al mondo. Nel Pleistocene ci nutrivamo di frutta, verdura e insetti, perché non eravamo cacciatori. Cibi che ci hanno accompagnato fino a 15 mila anni fa, quando abbiamo inventato l’agricoltura e l’umanità si è aperta al mondo. Nell’Asia continuano a mangiare gli insetti ancora oggi. E immaginate che senso può fare al popolo asiatico vederci mangiare carne cruda, oppure in Puglia vedere che pescano un polpo, lo sbattono su uno scoglio e gli danno un morso sulla testa. Perdiamo tempo su ste menate qui, soprattutto i politici perdono tempo con queste cose. Credo che bisognerebbe individuare sempre le priorità. Il ministro Francesco Lollobrigida non ha il senso delle priorità. In Italia ci sono 6 milioni di bovini, 13 milioni di maiali, 500 milioni di polli allevati come se fossero nelle prigioni di Guantanamo e alimentati con mangimi pieni di additivi di sintesi chimica. Come pretende di poter scrivere un provvedimento sulla farina di grillo”?