(Daniele Cernilli e Andrea Gori)
A Daniele Cernilli, alias DocotorWine, non deve essere piaciuto tanto lo spot sul Tavernello in cui sono protagonisti Luca Gardini, Alessandro Pipero e Andrea Gori.
Proprio a quest'ultimo, DoctorWine ha inviato una lettera in cui gli comunicava l'interruzione della collaborazione tra la redazione romana e il sommelier e patron della trattoria Da Burde a Firenze. Gori, infatti, curava proprio la sezione “Chianti Classico” della Toscana nella guida essenziale ai vini d'Italia ideata da Daniele Cernilli. Il video-spot realizzato dai tre ha avuto, ad oggi oltre due milioni di visualizzazioni. Una eco mediatica che non è piaciuta al DoctorWine nazionale che ha deciso, proprio a causa di questo spot, di interrompere qualsiasi foma di collaborazione con Gori. “Non posso accettare – ha detto Cernilli – che i collaboratori della Guida diventino testimonial per aziende di vini che possano intaccare la credibilità della guida stessa. Per questo ho comunicato ad Andrea la mia scelta”.
“Dal punto di vista umano e personale ci sono rimasto male – ha detto Gori – Dal punto di vista professionale posso anche capire la decisione presa da Cernilli. Io, però, ci tengo a sottolineare che non ho nessun contratto con la redazione di DoctorWine, ma solo un rapporto di collaborazione per la scrittura di una parte della guida. Credo che Daniele non voleva permettere a nessuno di minare la autorevolezza del suo prodotto editoriale. E non era nemmeno la mia intenzione. Probabilmente si aspettava che avessi comunicato per tempo la decisione di fare questo spot. Io però non sono tenuto a dirlo. Lui parla di violazioni deontologiche giornalistiche, ma secondo me non è così. Abbiamo voluto realizzare questo video, in cui io non degusto e parlo minimanente di Tavernello, solo per accendere i fari su un segmento del vino che esiste e va considerato. Il successo del video dimostra che abbiamo toccato nervi scoperti. Daniele ci ha visto solo l'aspetto negativo di questa operazione, noi volevano solo che si parlasse di vino. Mi aspettavo le critiche, certo, ma forse quella di Daniele è eccessiva. Un po' come quello che è successo a Gardini quando mise la faccia su alcuni spot dell'Eurospin. Credo invece, che partendo dal Tavernello, si poteva fare un ragionamento molto più ampio”.
Nel video, si vedono alcuni aspiranti sommelier degustare quattro vini alla cieca. I tre protagonisti, dicono ai sommelier di individuare qule fosse il Tavernello. Solo alla fine, sarà rivelato agli aspiranti sommelier, che tutti e 4 i vini degustati erano Tavernello.
G.V.