Si apre più di uno spiraglio sul caso Pit a vafore della viticoltura.
Almeno così sembra stando alle comunicazione che giungono dalla Regione. Il Piano paesaggistico è uno dei temi caldi della cronaca di settore, contro cui il mondo del vino toscano ha alzato la voce e ribadito il No nero su bianco (per leggere l'articolo cliccare qui). Dopo la conferenza stampa tenuta dai tre consorzi del Chianti Classico, del Vino Chianti e del Brunello di Montalcino, e il documento di protesta firmato da 17 consorzi del vino della regione, arrivano le rassicurazioni dall'Assessorato all'Agricoltura. L'assessore Gianni Salvadori ha, infatti, cercato di tranquillizzare gli animi. “Vogliamo fare un piano paesaggistico – ha assicurato – che risponda alle esigenze dell'agricoltura, e non solo, che è uno dei fattori di crescita e sviluppo della nostra regione. Mi sembra che piano piano ci stiamo arrivando”, ha dichiarato. Insomma, ha lasciato intendere che le condizioni perché importanti modifiche al testo, messo duramente sotto accusa dai rappresentanti e dai protagonisti dal settore vitivinicolo toscano, vengano fatte ci sono tutte.