Oltre 46mila ettolitri di vini pregiati di 67 aziende della provincia di Siena e per un valore superiore agli 8 milioni di euro bloccati in cantina a causa delle inadempienze sui controlli da parte del Mipaaf, a seguito del decreto del 26 novembre scorso, sullo stoccaggio privato dei vini di qualità.
E’ la denuncia dell’Unione provinciale agricoltori di Siena alla vigilia del termine ultimo dei primi giorni di luglio previsto per lo stoccaggio obbligatorio di 6 mesi come sancito dal decreto ministeriale emanato per il rilancio dell’economia. “Purtroppo – spiega il direttore di Upa Siena Gianluca Cavicchioli – ad oggi i produttori non possono sbloccare il vino in quanto non sono stati effettuati i controlli obbligatori previsti dalla normativa seppur il periodo di stoccaggio stia volgendo al termine. Oltre al danno la beffa: numerosi imprenditori hanno contratti firmati con acquirenti per la consegna del prodotto e tutto questo a poche settimane dall’inizio della nuova vendemmia. Il dm 26 novembre 2020 inerente alla misura dello stoccaggio privato per i vini di qualità per l’anno 2020 prevede lo svolgimento di controlli finali per la chiusura dello stoccaggio. L’articolo 4 comma 3 dispone prevede, infatti, che l’organismo di controllo effettui presso gli stabilimenti dei produttori, i controlli finali di chiusura dello stoccaggio redigendo apposito verbale”.
“In assenza di tali verbali Agea – avverte Cavicchioli – non provvederà al pagamento dell’aiuto e allo svincolo delle garanzie fidejussorie. Invitiamo il Mipaaf ad individuare quanto prima una procedura snella per accelerare i controlli al fine di svincolare il vino in tempi rapidi. Quanto sta accadendo è inammissibile, i nostri produttori non possono combattere contro la pandemia e, insieme, contro burocrazia e malagestione; speriamo che questa spiacevole e dannosa vicenda possa servire da monito per il decreto stoccaggio vino per l’annualità 2021”.
C.d.G.