Luca Miuccio del Ristorante Batù del Grand Hotel San Pietro a Taormina, è stato il protagonista del penultimo cooking show di Taormina Gourmet. Varie esperienze all’estero sono servite all’executive chef per dare alla sua cucina un respiro internazionale, pur restando sempre molto legato agli ingredienti di casa. Il suo piatto, “Umami di pomodoro con ricciola alla brace”, uno dei piatti signature del ristorante, è un racconto di Sicilia e nasce da un ricordo dello chef legato al nonno. Il piatto è composto da due consistenze di pomodoro e una di prezzemolo a richiamare il sapore del salmoriglio ed è un piatto che invita alla scarpetta “per dare al commensale – ha raccontato lo chef – la sensazione di stare a casa”. L’umami di pomodoro è la parte più importante del piatto e richiede tre giorni di lavorazione e si inserisce nel filone vegetariano che ha grande importanza al ristorante.
Ai commensali è stata consegnata una scatola contente pane fatto con grani siciliani, condito con sale e olio per fare la scarpetta nell’umami di pomodoro, il tutto accompagnato da un biglietto firmato dallo chef Miuccio: “La scarpetta non è un atto pratico, ma un vero gesto d’amore”. Nel piatto, un simil pesce fatto con le due preparazioni di pomodoro, completato con l’estratto di prezzemolo e servito con la ricciola scottata. Il sapore intenso del vegetale è senza dubbio protagonista del piatto con il quale il commensale può “giocare” variando l’ordine di assaggio degli ingredienti. In abbinamento l’Etna rosso 2020 dell’azienda Tornatore di Castiglione di Sicilia, un vino fresco, sapido e con sentori di frutti rossi.