Nella quarta e ultima giornata di Taormina Gourmet on tour è stato l’olio siciliano ad essere il protagonista delle masterclass dedicate al prezioso elisir Made in Sicily. Da lunedì 2 dicembre è stato allestito in uno degli spazi dell’hotel un Oil Bar, ovvero un ampio desk dove hanno trovato spazio alcuni tra i migliori oli prodotti in Sicilia con il raccolto 2024, un’ampia rappresentanza di quanto di buono si realizza nell’Isola. L’Oil Bar è stato gestito da assaggiatori di olio che hanno fornito le informazioni principali a tutti coloro (tra rappresentanti del canale horeca e appassionati) che si sono cimentati nell’assaggio tra cultivar, luoghi e tecniche di produzione, abbinamenti e tanto altro ancora creando una sinergia tra produttori e addetti ai lavori.
Il maestro assaggiatore dell’Acap Giuseppe Cicero terrà oggi ben tre masterclass dedicate all’olio extravergine. La prima è stata dedicata agli oli dell’Igp Sicilia e alle cultivar utilizzate. “I frantoi negli ultimi 10 anni hanno migliorato la qualità dell’estrazione. Il frantoiano deve estrarre il frutto nel miglior modo possibile. Negli aspetti dell’olio tra cui l’amaro, gioca un ruolo fondamentale il tipo di estrazione, la modalità di taglio delle olive e la maturazione del frutto”, ha detto Cicero. “Il Consorzio non può mancare ad un evento che celebra l’olio siciliano. Non possiamo che essere orgogliosi di scrivere la parola “Sicilia” nelle etichette da aprile 2025 inseriremo dei collarini digitali che contengono tutte le notizie” ha aggiunto Mario Terrasi presidente del Consorzio Igp.
Per quanto riguarda l’olfazione si considera l’intensità del frutto, l’amaro e il piccante. Tutti i campioni sono considerati in base a parametri specifici in questo caso solo positivi anche se di solito è prevista anche una scala di difetti.