A Taormina Gourmet nuovi astri della enogastronomia vengono premiati. Siamo una redazione che sperimenta sul campo e dopo fiumi infiniti di calici di vino e di una non numerabile cifra di pranzi e cene lungo la metà dello stivale – dalla Campania in giù – abbiamo sentito il desiderio di dire la nostra. Così qualche chilo in più, e confronti e proposte dopo, abbiamo individuato il meglio della sala e della sommellerie del meridione. Ne è venuto fuori un ex aequo tra Sicilia e Campania per la miglior carta e la capacità di saperla raccontare. Ricordando i grandi fasti che, nell’era Borbonica, queste due esuberanti terre hanno saputo creare insieme. Una replicazione sta allora nei tempi di oggi per questi due giovani sommelier che hanno saputo rendere lustro alle loro terre.
Lo fa Alessandro Mancuso – food and beverage manager presso Zash Country Boutique Hotel a Riposto, in provincia di Catania – grazie a “una ristorazione ricercata e identitaria, dove la cura del dettaglio è l’elemento distintivo”. La sua è una capacità insita di saper collegare i sapori e gli odori della cucina della casa con le decine di migliaia di vini di regioni diverse tra cui scegliere per gli abbinamenti. Tutto ciò richiede studio e impegno quotidiano. Qualità, queste, che si uniscono all’intuizione insita di Mancuso non appena i suoi occhi incrociano quelli dell’ospite appena seduto a tavola.
E non da meno è l’intuito di Salvatore Matarazzo – Head sommelier della stella Michelin “Re Santi e Leoni” a Nola in provincia di Napoli – che oggi come ieri nelle sue esperienze ha sempre garantito un servizio attentissimo, sartoriale. Tenendo conto di chi aveva davanti. Merito della sua mente aperta e volenterosa che sa ragionare fuori dagli schemi, ma con la saggezza di tenere i piedi per terra per cercare di fare del buono e, noi, anzi diremo, di fare il meglio. A distinguerlo da tutti è stata poi la sua assoluta non ostentazione di esclusività. Non solo dichiarata, ma soprattutto percepita dal cliente. E così tutto il lavoro del retroscena che si cela in una carta vini così ben condita e studiata non è mai una proclamazione di auto celebrazione, ma diventa piuttosto una scelta confortevole, supportata e coadiuvata dai suoi studi e dalle sue esperienze.
Coi i modi e i risultati raggiunti da Mancuso e da Matarazzo i due sembrano aver trovato finalmente una strada per non rendere il vino così distante dal cliente finale.
Mentre l’ eccellenza in sala è nella grazia di Maria Cosentino del ristorante a Palinuro, in provincia di Salerno, Pappa & Poppa Hostaria alla quale viene consegnato il premio come miglior maitre 2023. Nel suo ristorate Maria offre un servizio “accurato e distintivo”. Queste le motivazioni di un lavoro di sala svolto con discrezione e puntualità, di chi sa accogliere l’ospite come farebbe una brava ed elegante padrona di casa. “Maria senza mai essere invadente sa dedicarsi alle esigenze del commensale, accogliendolo con il sorriso e seguendolo in un percorso gastronomico con grande professionalità cercando di comprenderne le preferenze e stimolandone la curiosità”.
Ai tre premiati anche una magnum di Franciacorta donata dal consorzio di tutela e una magnum di Doc Faro Palari 2016 donata dal patron della cantina Salvatore Geraci.