La conclusione della seconda giornata del “Taormina Gourmet 10” è stata affidata al pizza chef Vincenzo Aprile del locale “Acquamarina” a Donnalucata (Ragusa) che ha ideato la pizza “Marinara 2.0”. Nell’impasto utilizza farina evolutiva 100% biologico 100% siciliano, un miscuglio di grani antichi di tipo 1, usati da Petra Molino Quaglia. La pizza proposta per il suo cooking show contiene alla base pomodoro siccagno di Valledolmo quindi pomodoro in doppia consistenza; poi all’uscita acciughe di Cetara, polvere di olive nere, pesto di basilico e un’aggiunta di una nota di farina di mandorle di Avola, origano selvatico delle campagne ragusane e olio all’aglio dell’azienda Terraliva. In abbinamento un “Rapitalà Rosé”.
A seguire Lele Scandurra della pizzeria “L’evoluzione Pizza Contemporanea” di Catania, Due Spicchi Gambero Rosso. Scandurra nel suo cooking show, come spesso fa, parte dalla tradizione per raggiungere il moderno. La sua proposta è la pizza “Manzo e Crunch” a padellino con un impasto di semola di grano duro che rievoca una focaccia a doppio strato, con stracotto di manzo, accompagnato dal pane di semola di grano duro, evoluzione della ricetta del nonno. Lele ha cominciato la sua professione da fattorino a 13 anni e punta alla modernità. Per la pizza viene preparato lo stracotto a fuoco lentissimo sfumando con un po’ di vino rosso. La parte del brodo (quindi sedano, carote e cipolla) viene fatta ridurre e si forma una crema che va alla base della pizza. . Poi l’impasto viene fatto riposare sul padellino a 27 gradi per cinque/sei ore e poi viene infornato a 250 gradi. Anche qui è stato abbinato il Frappato di Valle delle Ferle.