Nino Castiglione, Sardina Fish e Contorno. Sono queste le tre aziende conserviere storiche premiate a Taormina Gourmet on Tour. Aziende che non si sono mai fermate, realtà che con lungimiranza hanno fatto dell’innovazione un punto fermo, senza mai perdere quella tradizione che li ha fatti conoscere sul territorio nazionale e anche nel mondo. E poi un premio speciale, quello consegnato a Nino Salerno di Salerno Packaging. Una premiazione, quella andata in scena nella Sala Tancredi dell’hotel La Torre di Mondello, arrivata dopo un talk condotto dal giornalista Mario Barresi sull’acciaio visto come custode del cibo. Un viaggio nel tempo, dall’intuizione dei Florio alla Campbell’s Soup Cans, anche conosciuta come 132 Campbell’s Soup Cans, l’opera d’arte realizzata nel 1962 da Andy Warhol. Sul palco Federico Fusari, direttore Ricrea cinsieme a Nino Salerno, Salerno Packaging, Gianfranco Marrone, coordinatore corso di laurea magistrale “Comunicazione per l’Enogastronomia” dell’Università degli Studi di Palermo, Anna Maria Barile, direttrice delle Attività professionalizzanti del corso di laurea in Dietistica e docente a contratto di Scienze dietetiche all’Università di Palermo. Una discussione in cui è emersa la necessità di creare informazione e divulgazione: l’acciaio è un materiale nobile con una storia pluricentenaria che vince la sfida del ventunesimo secolo. Può infatti avere nuova vita infinite volte, in infiniti prodotti, dalla meccanica all’informatica.
“Solo attraverso l’informazione – ha detto sul palco Federico Fusari – si può capire cosa significa riciclo. Gli oggetti in acciaio sono riciclabili al 100% e all’infinito”. E poi i dati sul riciclo, positivi in Italia ma con un’uniformità territoriale da difendere. “I numeri nazionali sono fatti da un Nord-est che realizza obiettivi pazzeschi e un Sud Italia, di cui la Sicilia è un attore negativo principale, in cui i risultati non sono buoni. La Sicilia paradossalmente è bravissima nei comuni piccoli, a differenza di Catania e Palermo dove non è avvenuto il salto. Bisogna intervenire sull’amministrazione locale più che sulla cittadinanza”. Dello stesso parere Nino Salerno: “Si tratta di un fatto culturale, ma serve una divulgazione diversa sull’argomento. Bisogna far capire con una comunicazione adeguata cosa serve per salvare l’ambiente. La Sicilia abbassa la media ed è necessario un lavoro, da parte di tutti”.
Ma come si abbina l’acciaio con una dietista? Lo racconta Anna Maria Barile: “Uno dei miei compiti è aiutare i pazienti a far capire che il cibo oltre che essere buono deve essere sicuro. L’acciaio rende il cibo sicuro perché di base è antibatterico, non altera il sapore, l’odore e il gusto. Non c’è consapevolezza tra i giovani del problema, ma dobbiamo far passare queste informazioni”. E nel parterre anche il professore Marrone che ha mostrato attraverso diverse diapositive come l’acciaio abbia trasformato la vita delle persone. Un’analisi delle pubblicità, per capire come lo stile di vita sia stato stravolto. “L’acciaio comunica sicurezza ed è il simbolo dell’industria e questa, soprattutto nell’enogastronomia, non è vista bene. Si tratta quindi di un riscatto”. Eleganza dei nuovi prodotti racchiusi dentro l’acciaio. E poi informazione e organizzazione per creare consapevolezza nelle nuove generazioni.