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A Taormina Gourmet il fascino della vitivinicoltura del Nord Europa: “Vi racconto i grandi riesling”

30 Novembre 2024
ph Vincenzo Ganci, Migi Press ph Vincenzo Ganci, Migi Press

“Tutta la viticoltura del nord Europa è legata all’acqua, con il fiume Reno che rappresenta l’elemento fondante della qualità delle viti tedesche”. Così Francesco Pensovecchio, giornalista ed esperto cultore della viticoltura della Germania, a Taormina Gourmet on tour che nella sua edizione 2024 trova sede a Palermo. Dall’acqua alla terra, passando per l’ardesia e i vulcani, è questa la matrice da seguire per ritrovare la Germania in un calice e in una masterclass con sei vini in degustazione, Pensovecchio ci conduce lungo quella via fluviale in grado di mitigare le temperature esterne, riducendo così i rischi di gelate notturne, ma che è anche uno specchio naturale che sa riflettere la luce solare così da favorire la crescita delle viti, aumentando la maturazione delle uve.

E’ qui che si ritrova la grandezza del Riesling tedesco, dipanata lungo il corso dei suoi estuari, quella che sa arriva in significativi e affascinanti territori. E lo sguardo si apre allora sulle zone della Pfalz, del Rheingau, della Nahe e della Mosella in uno spazio “acqueo” che incontra una terra sgretolata dalla roccia “è l’ardesia ricca di argilla e sali minerali”. Questi allora i minimi comuni denominatori che si incontrano tra i filari del vitigno principe tedesco e i cui descrittori si leggono proprio attraverso radici che affondano in un “suolo capace di trattenere il calore durante il giorno e rilasciarlo lentamente durante la notte, creando un microclima ideale per la crescita delle viti, specialmente in regioni più fredde”.

La degustazione

Aus den Lagen Riesling 2023 – A. Christmann
Delimitata a ovest dalla catena montuosa della Haardt e a est dal fiume Reno, la Pfalz o il Palatinato è la seconda regione tedesca per estensione e una delle prime in assoluto per la coltivazione del riesling. Per chi ha negli occhi la viticoltura estrema della Mosella, la Pfalz, con i suoi vigneti più lineari e pianeggianti, dai rilievi dolcissimi, sembra quasi un ritorno all’ordine. Eppure, i suoi Riesling non difettano di carattere e complessità, come Aus den Lagen di Christmann, il cui calice si legge in un’introduzione alla filosofia biodinamica di questo storico produttore che da una selezione accurata dei migliori vigneti della tenuta “tutti fedeli al motto terroir fino in cantina” sa regalare un’autenticità olfattiva che si esprime tra succose note di pesca, limone e poi mela, mentre una fresca mineralità si assesta in un palato tonico dalla lunga scia sapida e zest di limone nel suo finale.

Quarzit Riesling 2023 – Peter Jakob Kuhn
E’ di nuovo il Palatinato stavolta nell’interpretazione di Kuhn che dopo dieci mesi sui lieviti e un affinamento in legno, regala un calice aromatico, fruttato e solare in un sorso sapido rallegrato nel palato da una scia di lunghissima persistenza.

Vulkangestein Riesling 2023 – Schafer – Frohlic
Sono quasi 4.300 gli ettari di vigna che scorrono nel Nahe seguendo il corso del fiume che le dà il nome. Qui il riesling, che rappresenta il 29 per cento del totale, è coltivato su pendii dolci e scoscesi lungo terreni di varia natura: quarzite e ardesia, pietra arenaria e porfido. E dall’omonima vigna Vulkangestein, Schafer-Frohlic produce un vino il cui intrigo all’olfatto è tutto giocato su leggeri sentori torbati e sbuffi intensi di frutta a polpa gialla. Tutto sembra, poi, trovare un equilibrio magistrale in un palato dall’acidità vibrante, letta tra note di lime e pompelmo, che firma il suo finale in una magistrale piacevolezza gustativa. Standing ovation

Piesporter Riesling 2022 – R. Haart
Nella Regione della Mosella centrale un calice tipicamente renano con una frutta tropicale che si incrocia a note speziate e di mela renetta, mentre un sorso mediamente fresco avvolge il palato in una chiosa di moderata dolcezza sul finale.

Heldenstuck Riesling 2023 – Schloss Lieser
Heldenstuck in tedesco significa la parcella degli eroi, e quella di Schloss -Lieser situata su ripidi pendii nella Mosella centrale è effettivamente una vigna eroica. È qui che da un unico vigneto, classificato come grand cru, arriva un calice floreale, giocato sui contrasti del bianco, della pietra e del vegetale in un palato caleidoscopico che trova il suo punto di equilibrio tra morbidezza glicemica e acidità sul finale.

Vom roten Schiefer Riesling 2022 – Clemens Busch
Convinto viticoltore biodinamico della Mosella, lo stile di Busch sembra renderlo unico fra gli unici e la dimostrazione arriva in un calice che esprime all’unisono terroir e stile produttivo: non è, infatti, solo un Riesling della Mosella, ma è un Riesling prodotto esattamente da Busch con un naso che profuma di gesso, poi di iodio e di anice, in un palato sapido mentre zenzero e anice stellato regalano una lunghezza infinita. Standing ovation