La prima giornata di Taormina Gourmet si apre con una delle due masterclass dedicate all’olio extravergine di oliva: un mondo tutto da conoscere, una prospettiva immensa per tutto il Sud Italia. Un doppio viaggio alla scoperta di cultivar, tecniche di produzione, approccio all’assaggio e abbinamenti possibili con il cibo. Protagonista l’oro verde, sempre più una risorsa per tante piccole e grandi aziende della Sicilia. A condurre la prima masterclass è stato Christian Guzzardi, giornalista esperto di Cronache di Gusto con Giuseppe Cicero, assaggiatore, capo panel dell’Acap e grande conoscitore di tutto il mondo dell’Olio. “L’olio, fratello minore del vino, solo apparente. Quella di quest’anno è stata un’annata difficile – racconta Giuseppe Cicero – e questo ha penalizzato i profumi. I difetti dell’olio sono il riscaldo (quest’anno molto frequente), avvinato (parte la fermentazione a causa della partenza dei lieviti), Morchia (se l’olio non è fitrato), secco (olive essiccate sull’albero), la muffa e la Mosca la cui puntura provoca la lebbra”.
Degli oli assaggiati i primi due, Vernera – Tonda Iblea e Tenuta Vasadonna, Nocellara Messinese si presentano molto equilibrati tra olfatto e palato, il terzo Magamilla – blend di Nocellara Etnea, Biancolilla e Cerasuola propone una Struttura gustativa più intensa e diretta. Successivamente si è passati alla degustazione di tre monocultivar: Verdese e Biancolilla offrono un fruttato mediamente maturo e un amaro e piccante non molto accentuati. L’ultima cultivar è “Misteriosa” di cui ancora non è stato analizzato il Dna proveniente dal territorio di Gela che presenta una spiccata componente amaricante, mediamente pungente ma poco fruttata.