di Andrea Camaschella
Per una volta, ma forse non sarà solo una volta, voglio raccontarvi non di una birra, ma di uno dei tanti magici posti dove bere una buona birra – o magari qualcuna in più – lungo la nostra penisola.
La birra mi permette di girare molto, di scoprire angoli della nostra meravigliosa Italia, da nord a sud, da ovest a est e oggi parto dalla Puglia, dal Salento, dalla prima periferia di Lecce per l’esattezza, per accompagnarvi al Bluebeat. Aperto come bar caffetteria per le colazioni e come rifugio degli studenti universitari a fine 2010, nel marzo del 2016 si trasforma in pub. Insomma, è cresciuto insieme alla sua clientela, così come sono cresciuti i due soci, Christian e Mirko, che da una passione per la birra artigianale oggi si trovano in un bagno di birre, rigorosamente sempre e solo artigianali.
In Italia ci sono locali fuori dal tempo, pub che sono dei musei del mondo brassicolo, altri ancora che sono dei ristoranti con annesso il bancone, alcuni con taglieri, poi c’è… il Bluebeat. Prendendo in giro – ma non troppo – i due soci fondatori, definisco il Bluebeat il Ma Che Siete Venuti a Fa’ (notissimo in tutto il mondo, è lo storico pub capitolino di Manuele Colonna) di Lecce, perché qui non ci sono tavoli da prenotare, non ci sono cameriere né camerieri che arrivano al tavolo, anche perché la maggior parte delle persone qui beve in piedi. No il personale passa dai – pochi – tavoli solo per recuperare i bicchieri vuoti. Se si vuole bere occorre andare al banco, fare due chiacchiere nell’attesa, ordinarsi la birra, aspettarla e poi portarsela fuori dal locale, nel dehors o nell'accogliente sala interna o in un qualsiasi angolino. La normalità in Gran Bretagna, una grande eccezione in Italia, dove siamo abituati al servizio completo. Qui non c’è una cucina: a disposizione dei clienti ci sono delle ciotoline di lupini e dei sacchetti di patatine – di quelle buone, inglesi, croccanti.
Qui si beve e si beve bene, birre pugliesi, italiane, europee, internazionali. Birre buone, di qualità, ben selezionate che sgorgano da un impianto curato e vengono “spillate” con meticolosa attenzione. Una linea di birre bilanciata, con un senso, che permette a chiunque di bere qualcosa, che lo convinca. Il bancone domina l’ingresso, accogliendo i clienti, gli interni sono eleganti, ricordano un pub inglese interpretato dal gusto italiano: elegante, accogliente, con le pareti dai colori caldi, pulito e ordinato, curato sotto ogni aspetto, con targhe e insegne a creare l’ambiente di un pub ma senza esagerare e anche una grande mappa, nella seconda sala, del planisfero come a indicare che ogni birra è un viaggio, per mete vicine o esotiche.
Mirko e Christian, così come chi lavora qui, sono l’anima, la vera atmosfera del Bluebeat e i clienti sono la continuazione di tutto questo: è un locale dove mi sono sentito a casa, come se lo frequentassi da sempre. Qui si fa cultura, ogni sera dal bancone e spesso invitando birrai per serate speciali o organizzando incontri culturali. Un locale vincente, dove in poco tempo ci si conosce, si fanno nuove amicizie, dove si si può andare da soli, sapendo che qualcuno ci sarà o qualcuno si conoscerà. Il vero concetto di Public House. La birra qui è tutto, anche se può sembrare in secondo piano è il collante di ogni serata, di ogni chiacchierata.
The Bluebeat
Via Egidio Reale, 58 – Lecce
T. 327 302 4778
www.facebook.com/BluebeatPub
Aperto tutti i giorni dalle 18 alle 2