COSA BEVO
Il Soave sapido dai profumi di ananas
Che oggi la realtà del Soave non è più quella degli anni ’60 e ’70 si evince chiaramente dai numerosi produttori (quasi tutti piccoli) che mettono sul mercato eccellenti vini con un ottimo rapporto qualità prezzo utilizzando quasi esclusivamente il vitigno rappresentativo della zona, il garganega. È proprio da garganega in purezza, affinato semplicemente in acciaio senza passaggio in legno, deriva il Soave classico Doc Le Bine de Costiola dell’azienda Tamellini, cantina che si pone al vertice nella produzione dei due vini simbolo del territorio: il recioto di soave e il soave classico.
All’esame visivo il vino si presenta di un colore giallo paglierino carico con accentuati riflessi dorati e al naso sprigiona un intenso bouquet fruttato e floreale dove si riconoscono in sequenza mela, ananas, melone, pesca, fiori di acacia e fiori di campo; il sapore è asciutto, sapido, con una nota minerale e sentori di mandorla, il tutto sorretto da una buona acidità e con un finale abbastanza persistente.
Si abbina a verdure grigliate, involtini di melanzane e soufflé di formaggio e in enoteca si trova a circa 11 euro.
Gaspare Mazzara