COSA BEVO
Un Lambrusco verace
Ebbene si! Avete letto bene, oggi parliamo del Lambrusco, vino spesso sottovalutato ma tra i pochi che possa vantare una lunga storia e che, molto conosciuto all’estero essendo venduto in oltre 40 Paesi, rappresenta una fetta consistente della produzione agroalimentare della zona di origine, un’area tra le provincie di Modena, Reggio nell’Emilia e Mantova. L’Azienda Agricola Manicardi di Castelvetro (Modena), famosa anche per l’eccellente aceto balsamico tradizionale e per i distillati, produce una delle migliori espressioni della Doc Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, il Vigna Cà del Fiore, di pronta beva e grande piacevolezza ma anche dalle caratteristiche organolettiche abbastanza complesse.
Il colore è rosso rubino di grande concentrazione, con riflessi violacei, e forma nel bicchiere una spuma densa e soffice ma poco persistente, che veicola al naso un gradevole aroma fruttato pulito e nitido, con sentori di ciliegia, mora e prugna e con note floreali di glicine. Il sapore è fresco e asciutto, di buona sapidità e morbidezza, con richiami ai sentori fruttati evidenziati ancor più dall’anidride carbonica ma con un finale eccessivamente tannico dal retrogusto amaro.
Da bere giovane con i piatti della cucina emiliana quali zampone e cotechino, salumi e bolliti, è anche ottimo con primi piatti ai sughi di carne in genere, soprattutto di maiale. Si trova in enoteca a circa 5,50 euro.
Gaspare Mazzara