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Cosa bevo

Un bianco dal sapore di vulcano

13 Novembre 2008

COSA BEVO

Un bianco dal sapore di vulcano

Impiantare varietà internazionali sui territori vulcanici del monte Foscarino, nel cuore del Soave Classico, denota coraggio e gusto per la sperimentazione, ma i risultati ottenuti da Stefano Inama, titolare col padre Giuseppe dell’omonima Azienda Agricola a San Bonifacio (VR), dimostrano ampiamente che la sfida è stata vinta e il Vulcaia Fumè, diverso com’è da tutti gli altri Sauvignon veneti e friulani, è un evidente esempio dell’influenza che un grande “terroir” ha sui vitigni, marcando con proprie caratteristiche uve anche alloctone.
Fermentato e affinato in barrique, ha un colore giallo dorato carico e brillante e uno spettro aromatico (più vicino ai grandi cugini della Valle della Loira) dove si riconoscono note fruttate e floreali di agrumi, pesca, sambuco e glicine in perfetta simbiosi con i profumi di foglie di pomodoro, peperone, spezie e caffè, e leggeri sentori di burro e legno tostato; morbido e avvolgente al palato, esprime una struttura possente in buon equilibrio tra acidità e note minerali e sapide, e un finale di notevole lunghezza con ricordi di miele e agrumi.
Da abbinare a salmone affumicato, bottarga, ravioli ripieni di pesce spada e tonno arrostito, è ottimo anche con le carni bianche, sopratutto con il coniglio.
Si trova in enoteca a circa 18 euro.
 

Gaspare Mazzara