COSA BEVO
Tutti pazzi per il Grillo
Lo possiamo dire senza esitazioni: il Grillo sta diventando il vitigno a bacca bianca più trendy nella Sicilia del vino. Insomma, tutti pazzi per il Grillo. Utilizzato per anni come base del Marsala, pochi avevano osato nel presentarlo nella versione più immediata come bianco con cui aprire un pasto o abbinare a piatti a base di pesce o di formaggi freschi. Ecco invece che questo vitigno che, secondo il professore Attilio Scienza, guru della vitivinicoltura nasce da un incrocio tra Carricante e Zibibbo, assurge a ruolo da protagonista enologico di quest’estate. Questa volta a sfilare nei calici è il Timpune, annata 2007, Grillo in purezza, della cantina Caruso & Minini di Marsala, azienda che nasce da una joint venture tra il primo, Stefano, imprenditore agricolo siciliano da generazioni nelle campagne di Marsala e il secondo, Mario, imprenditore lombardo con la passione per il vino. Oltre al Timpune, da evidenziare il Sachìa, Perricone in purezza, un rosso destinato a crescere. Il Timpune nasce da uve coltivate a 400 metri sul livello del mare e viene vinificato in tonneaux (le botti da 550 litri). Botti grandi tanto per dare una pennellata di gusto in più a questo bianco elegante e avvolgente con note di acacia e con profumi accennati di frutta esotica. Costa sui 13 euro in enoteca. Intrigante.
F. C.
F. C.