di Marco Sciarrini
Mai come in questo periodo di restrizioni, e con l’arrivo di alcune date simbolo, viene ancor più valorizzata ogni occasione per fare festa, e l’opportunità che il calendario ci offre è quella del 14 febbraio.
Proprio per il tempo che stiamo vivendo anche i più restii a celebrare eventi si convincono che ogni occasione è persa per non festeggiare. Che il 14 febbraio sia la festa degli innamorati è noto a tutti, ma non tutti sanno cosa regalare o cosa regalarsi insieme al proprio partner. Di sicuro che sia un regalo o una cena romantica l’evergreen è il vino o consumato in una cena romantica o occasione per un presente. La domanda sorge spontanea: quale vino regalare o quali ordinare a lume di candela fra le mura domestiche o in un ristorantino con l’atmosfera adatta? Oppure quale vino per convincere, nel giorno più indicato per dichiararsi, e dimostrare il proprio amore, prendendo a riferimento una canzone romana “damme una mano a faje di de sì”, in un primo appuntamento romantico? Mentre si sfoglia la margherita “m’ama o non m’ama”, abbiamo pensato a quattro vini per giocare con l’amore, a 4 idee per non sbagliare il vino a San Valentino, che potessero interpretare lo stato d’animo della serata, e così per cominciare con:
Bellenda Prosecco Millesimato Brut Rosè Doc 2021
Selezione delle migliori uve Glera provenienti dalla zona nord della provincia di Treviso, mentre le uve di Pinot Nero provengono dalle zone più ricche di scheletro calcareo, per assicurare una buona struttura al vino. Diraspatura e pigiatura con breve macerazione sulle bucce e successiva pressatura soffice con pressa pneumatica. Decantazione statica del mosto e successiva fermentazione a 18-20°C. La spumantizzazione avviene in recipienti della capacità di 30 ettolitri in un tempo medio di circa tre mesi. Colore rosa tenue, luminoso e brillante, con spuma abbondante e setosa, al naso il bouquet è ampio e fruttato con sentori di ciliegia, lampone e fragolina di bosco, e sensazioni floreali di petali di rosa, al palato è delicato con una bella acidità con elegante struttura sulle note fruttate olfattive, con finale persistente.
Mosnel Franciacorta Docg Brut Nature tiraggio 2018
Il nome Mosnel deriva dall’omonimo termine in dialetto bresciano dal significato di “pietraia”. L’assemblaggio è dominato dalle uve Chardonnay e dal Pinot Bianco, cui si aggiunge il tocco preciso del Pinot Nero nella struttura. In pressa pneumatica con separazione della prima e seconda spremitura, dopo 12 ore di decantazione a 15° C, inoculo di lieviti selezionati bio per la fermentazione parte in vasche di acciaio inox a temperatura controllata e parte in botti di rovere di piccole dimensioni (30%). Malolattica e travaso precedono l’assemblaggio della Cuvée che in primavera, aggiunto lo “sciroppo di tiraggio”, viene imbottigliata, tappata con il tappo a corona e coricata in catasta per la presa di spuma. Le bottiglie accatastate restano almeno 24 mesi sui lieviti nei locali delle cantine prima del “remuage”. Successivamente sboccate e dosate “Brut Nature”. Almeno due mesi di affinamento ulteriore è infine necessario prima di immettere sul mercato. Colore cristallino dai toni oro-bianco con accenni verdolini, già al naso si percepisce l’energica freschezza che si sposa con una vena agrumata di cedro e pompelmo e si evolve in note floreali di biancospino, caprifoglio e verbena con un leggero tocco iodato, al palato risulta un Franciacorta giovane, fresco e fragrante dove si alternano le sensazioni di pesca bianca e dell’uva spina il sorso è pieno con bella tensione con un finale su note sapide.
Toblino Baticor Pinot Nero Trentino Doc Bio 2018
Pinot Nero in purezza. Raccolta e selezione manuale delle uve, dopo la pigia-diraspatura, il mosto svolge la fermentazione alcolica con lieviti indigeni in tini tronco-conici di rovere, travasato in botti piccole di rovere francese con fermentazione malolattica svolta che si protrae per oltre 20gg. Affinamento di oltre 10 mesi nelle stesse botti piccole di rovere dove svolge la malolattica. Travasato in serbatoi d’acciaio dove vi rimane fino all’imbottigliamento, dove rimane per alcuni mesi in bottiglia. Colore rosso rubino, al naso fine con sensazioni fruttate di piccoli frutti come lampone e mirtilli rossi, leggere sensazioni speziate di vaniglia e noce moscata, al palato ingresso elegante ed avvolgente, ben bilanciato e armonico con tannino fine ed elegante bella la freschezza su note fruttate olfattive lunga persistenza finale.
Ca di Rajo Ciàcoe Torchiato di Fregona Docg Vendemmia 2015
Secondo una vecchia leggenda, attorno al 1600, nella frazione Ciser di Fregona, ai piedi del Monte Pizzoc, un intraprendente agricoltore trovò il modo di far maturare l’uva, che per le condizioni atmosferiche avverse non era riuscita a maturare nella vigna, appendendola alle travi del granaio. Da allora il Torchiato, vino “della festa”, viene prodotto da tutte le famiglie contadine del comune di Fregona. Oggi il Torchiato di Fregona è un vino Docg. Vitigni Glera, Verdiso, Boschera, Autoctoni (Bianchetta, Daocio). Appassimento su graticci per 7 mesi, dopo tre torchiature e la fermentazione con lieviti selezionati, il vino affina il legno per 2 anni e mezzo e 5 mesi in bottiglia prima della commercializzazione. Il Ciàcoe Torchiato di Fregona Docg è un vino perfetto per concludere una romantica cena di San Valentino. In bocca regala un’esplosione di sapori, morbido, vellutato e nello stesso tempo vivace e fragrante, nel retrogusto una sensazione dolce amarognola di uno zucchero caramellato finale, persistente, maturo e armonico. Colore giallo oro carico, quasi ambrato, al naso un’esplosione di profumi dalla frutta matura, appassita, disidratata, in confettura, con note di albicocca, uva passa, frutta secca, ma anche fichi, agrumi e spezie dolci, al palato l’acidità riesce ad essere in equilibrio con la parte zuccherina rendendola elegante e stucchevole, l’ingresso è morbido, vellutato e lunga e prolungata persistenza con sensazioni dolci amarognole caramellate.