Se di un prodotto alimentare il mondo ha sempre più voglia, beh, celebrarlo è un obbligo, evidenziando anche il piacere che assicura a chi lo consumo. E’ il caso della pasta (i consumi totali sfiorano i 14 milioni di tonnellate) che, nello stesso tempo, a chi la mangia fa pensare all’Italia. A giusta ragione e, forse, non tanto perché siamo i più grandi consumatori, con oltre 23 chili annui pro-capite, ma perché siamo quelli che la fanno conoscere a tutto il mondo. Infatti, nel 2023 il 56% della produzione nazionale di pasta è stata destinata all’estero. Parliamo di 2,2 milioni di tonnellate, in pratica 75 milioni di porzioni di pasta italiana che lo scorso anno sono state proposte nelle case e nei ristoranti di quasi 200 Paesi.
Ma è soprattutto in Italia che gli stranieri amano mangiarla, e non è un caso. La cucina italiana (di cui la pasta è tra le portate principali) è nota e amata in tutto il mondo. L’Economist l’ha incoronata nel 2019 come “la più influente al mondo”, davanti alla giapponese e a quella francese. Nel 2022 compaiono ben 10 ricette di pasta nella Top 30 della Cnn sui “piatti italiani che tutti dovrebbero provare almeno una volta nelle vita” e anche secondo TasteAtlas, guida online di viaggio esperienziale per il cibo tradizionale, la cucina italiana è la migliore del mondo.
A questo punto non poteva mancare il World Pasta Day, evento voluto dall’Unione Italiana Food insieme all’International Pasta Organisation (Ipo) che ogni 25 ottobre celebra il piatto simbolo della condivisione e della convivialità, per raccontare e assaporare l’eccellenza italiana, da sempre icona di una buona e sana alimentazione. Come ogni anno, i promotori dell’evento annunciano la “capitale” dei festeggiamenti dell’edizione in corso: quest’anno è Philadelphia la “capitale” della pasta, città simbolo che sin dagli anni ’70 ha subito l’influenza della cucina italiana e della pasta. Nel corso della presentazione, a Milano, dell’evento di quest’anno, è stato presento il dossier “Pasta Journey, il Grand Tour della Pasta”, che è una raccolta contenente la Top10 dei piatti di pasta più ordinati dagli stranieri quando vengono in vacanza in Italia, raccontati in ordine di classifica e corredati da ricetta. Il dossier è pensato e realizzato per i turisti in visita nel nostro Paese, che sono oltre 40 milioni. Secondo le ultime stime di Istat e Ministero del Turismo, il 2023 ha registrato un record storico e nei primi cinque mesi del 2024, le presenze turistiche straniere hanno rappresentato il 57,6% del totale. Ad attrarli, le bellezze artistiche e culturali, ma anche la gustosissima e irresistibile tradizione culinaria che ci ha reso celebri nel mondo. E la pasta, che è la regina della cucina italiana, è icona e veicolo del turismo nel Belpaese.
Secondo i risultati dell’indagine condotta da Matteo Montebello del Touring Club Italia, 1 ristoratore su 2 (54%) ha dichiarato che tra i propri clienti almeno la metà è straniero e secondo 7 ristoratori su 10 (72%), la cultura enogastronomica della clientela straniera è aumentata. Tra le informazioni più frequentemente richieste dai turisti, al primo posto si posiziona la provenienza degli ingredienti (28%), seguita dalla storia del piatto (25%) e la modalità di esecuzione (14%).
Ma quando gli stranieri vengono in Italia, quali sono le ricette di pasta preferite? Amano consumarla secondo tradizione, scoprendo segreti e curiosità del nostro territorio, oppure preferiscono sperimentare le avanguardie culinarie che si proiettano verso il futuro? Intanto, una premessa da non sottovalutare: quando si parla di formati, quello più apprezzato dai turisti stranieri è la pasta lunga, con il 46% delle preferenze, contro un 17% che preferisce la pasta corta e un 38% che non si esprime. E parlando delle preferenze riguardo alle ricette, la Top 10 dei piatti di pasta più ordinati dagli stranieri quando vengono in vacanza in Italia è la seguente: Spaghetti alla Carbonara (7,8), Lasagne alla bolognese (7), Pasta al pomodoro (6,9), Spaghetti alle vongole (6,8), Bucatini all’amatriciana (6,7), Spaghetti cacio e pepe (5,3), Tortellini in brodo (4,3), Pasta alla norma (3,8), Trofie al pesto (3,4), Orecchiette con cime di rapa (2,9).
E, così, Margherita Mastromauro, Presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food, coinvolta da Federico Quaranta, ha evidenziato che “nella scelta di una meta turistica, ormai, le esperienze enogastronomiche hanno un peso sempre più determinante. Non a caso, è il cibo ad assorbire gran parte del budget dedicato ad una vacanza. La cucina italiana e la pasta, di cui è alimento principe, si confermano i vettori privilegiati per far crescere il turismo in Italia. Inoltre, circa il 56% dei pacchi di pasta prodotti in Italia viene esportato, questo vuol dire che più della metà della pasta che produciamo in Italia finisce sulle tavole di tutto il mondo. Se la pasta italiana gode all’estero di tanto successo e ha un percepito estremamente positivo è merito del saper fare centenario dei pastai italiani. E di chi, sia nei ristoranti italiani nel mondo che a casa nostra, la valorizza in piatti che trasmettono il piacere e la gioia del mangiare mediterraneo”. Infatti, l’Italia è leader per la produzione (con oltre 3,9 milioni di tonnellate, -1,9% sul 2022), davanti a Stati Uniti, Turchia e Egitto, con un fatturato di 8,1 miliardi di euro (+5,4%). La quota export pesa il 56% sul totale della produzione, con oltre 2,2 milioni di tonnellate di pasta esportata (-3,7%) e un valore di 3,8 miliardi di euro (+3%). Praticamente, più della metà della pasta che produciamo, finisce sulle tavole di tutto il mondo. E, quindi, è un prodotto da celebrare tant’è che per la Giornata Mondiale della Pasta c’è il coinvolgimento dei social: usando l’hashtag ufficiale #WorldPastaDay e menzionando gli account social di WeLovePasta.it (FB / X / IG) food lover, giornalisti, chef e blogger di tutto il mondo saranno invitati a festeggiare cucinando il loro piatto di pasta del cuore: il protagonista resta l’amore universale per la pasta. Inoltre, venerdì 25 ottobre, dalle ore 11 alle 13, sul canale X di We Love Pasta (@welovepasta_it) e sul canale X di Ipo (@Int_Pasta_Org) sarà possibile prendere parte al live dedicato al World Pasta Day, tra curiosità e nuove tendenze. L’anno scorso sono stati pubblicati oltre 60 mila contenuti sui social con l’hashtag #WorldPastaDay, ispirati alla pasta. Alla fine dell’incontro di presentazione del World Pasta Day, giunto alla 26^ edizione, lo chef bistellato Gennaro Esposito ha preparato i primi tre piatti della top 10, deliziando il palato di chi ha partecipato all’evento.
Michele Pizzillo