Papa Francesco, al recente G7 che si è tenuto in Puglia, ha definito l’intelligenza artificiale utile e pericolosa. Uno strumento dalle indubbie potenzialità e opportunità, però. Tanto che l’edizione di quest’anno del “wine2wine Business Forum” che si terrà a Verona, presso il PalaExpo di Veronafiere il 4 e 5 novembre, l’ha messa al centro del suo focus con esperti in materia provenienti da tutto il mondo. Ma sono tante le novità del Wine2Wine 2024, come ci ha raccontato Stevie Kim, Managing Partner di Vinitaly. “Non stiamo parlando di certo di un argomento innovativo – dice la Kim – ma l’intelligenza artificiale è un argomento di grande attualità. E per certi versi, proporlo al Wine2Wine è molto coraggioso. Nulla di nuovo sulla sua applicabilità in campo vitivinicolo, penso alla parte logistica e alla vendita, ma soprattutto agli argomenti che più ci stanno a cuore: il marketing e la comunicazione. Analizzeremo l’utilizzo dell’Ia che in questo ultimo periodo suscita dibattiti dai sentimenti constrastanti. Da un lato credo che sia una scelta ormai necessaria, perché l’intelligenza artificiale rappresenta una opportunità straordinaria per il settore vitivinicolo, per tutti gli aspetti del wine business e quindi dalla produzione, fino alla vendita, al marketing e alla comunicazione; dall’altro lato, però, bisogna ricordarci che l’Ia è solo uno strumento e va utilizzato per quello che è”.
La Kim, però, racconta anche delle novità importanti che riguardano il Wine2Wine di quest’anno. Ci saranno solo 8 panel senza sessioni che si sovrappongono con 6 degustazioni. E poi la più importante novità: 80 “stanze” con piccoli gruppi (massimo 10/12 partecipanti) che seguiranno una lezione di un super-esperto per un massimo di 20 minuti: “Dieci sessioni contemporanee di queste micro-lezioni con esperti di altissimo profilo internazionale – dice la Kim – in cui i partecipanti avranno la possibilità di fare domande e ottenere risposte mirate. Sono stati gli stessi produttori a chiederci di cambiare questo format e farlo più intimo. Forse un po’ per timidezza, perché non è mai facile parlare a platee numerose, ma ci hanno chiesto di fare più networking. E così si fa in modo più strutturato”. In sintesi, dunque, al Wine2Wine ci saranno sessioni magistrali in Auditorium (30’), alternate a Tasting session (45’) e sessioni di networking (20’), organizzate per linee tematiche definite “track”. “L’idea delle micro-sessioni è una importante novità – dice la Kim – appuntamenti molto intimi e dedicati a pochi fortunati partecipanti che avranno la possibilità di dialogare direttamente con super-esperti provenienti da tutto il mondo”.
L’undicesima edizione del Wine2Wine, per la prima volta, dunque, apre al mondo dell’intelligenza artificiale nel mondo del vino e si intitola “Vin.AI – Come implementare l’intelligenza artificiale nell’industria del vino“. L’intelligenza artificiale, termine coniato dall’emerito professore di Stanford John McCarthy nel 1955, fu da lui definita come “la scienza e l’ingegneria per creare macchine intelligenti”. Inizialmente, la ricerca si concentrava sulla programmazione di macchine per compiti come giocare a scacchi. Oggi, l’enfasi si è spostata sulla creazione di macchine in grado di apprendere in modo simile all’apprendimento umano. L’intelligenza artificiale non è più un concetto futuristico, ma una realtà attuale, che trasforma le industrie a una velocità eccezionale.
Demistificare l’IA per i professionisti del vino
L’industria del vino si trova ad affrontare sfide uniche con l’intelligenza artificiale. Tra questi, idee fuorvianti sulla sua complessità, i costi di implementazione percepiti come elevati e una generale mancanza di comprensione dei suoi vantaggi pratici. Attraverso i contenuti del programma 2024, wine2wine Business Forum si propone di demistificare l’IA chiarendone i fondamenti ed evidenziarne le potenzialità per la wine industry lungo ogni step della filiera. Per facilitare il pubblico nella scelta formativa e renderne più efficacemente fruibili i contenuti, viene introdotta la distinzione tra sessioni con livello di approfondimento “base” e “avanzato”. L’obiettivo è rendere l’intelligenza artificiale uno strumento pratico per ogni azienda vinicola, indipendentemente dalle dimensioni.
Applicazioni pratiche dell’IA e networking
Accanto alle sessioni di stampo teorico, wine2wine Business Forum mette quest’anno in programma workshop, casi di studio e risorse sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale al settore vitivinicolo per supportare i professionisti nell’approccio pratico a tali tecnologie. Verrà mostrato, ad esempio, come l’intelligenza artificiale può ottimizzare la gestione dei vigneti, migliorare le strategie di marketing e semplificare le operazioni della catena di approvvigionamento. Il Forum 2024 propone inoltre specifiche iniziative di networking, strutturate appositamente per mettere in connessione professionisti del vino con esperti d’intelligenza artificiale, fornitori di tecnologia e aziende oggetto di case study e favorire un ambiente di supporto per l’apprendimento e la futura collaborazione.
Argomenti chiave
Il forum coprirà un’ampia gamma di argomenti legati all’intelligenza artificiale cruciali per l’industria del vino:
- L’intelligenza artificiale nella gestione dei vigneti: esplorazione delle tecnologie di intelligenza artificiale per il monitoraggio dei vigneti, l’ottimizzazione dei raccolti e il miglioramento della cura della vite.
- L’intelligenza artificiale nel marketing e nell’esperienza del cliente: utilizzo dell’intelligenza artificiale per l’analisi dei dati, la profilazione del mercato, le esperienze personalizzate dei consumatori e l’assistenza clienti.
- Intelligenza artificiale nella supply chain e nella blockchain: migliorare la tracciabilità, la gestione della supply chain e il coinvolgimento dei consumatori attraverso le tecnologie IA.
- Intelligenza artificiale VS intelligenza umana: confronto tra le capacità decisionali dell’IA e l’intuizione umana e discussione delle implicazioni etiche all’interno dell’industria del vino.