Si è appena chiusa l’edizione 2024 del Wine Paris e già si parla di un grande successo. La fiera di Parigi, anno dopo anno sta segnando nuovi traguardi di affluenza di operatori e buyer da tutte le parti del mondo, diventando a tutti gli effetti la fiera di riferimento europea, che pian piano sta soppiantando Dusseldorf con il Prowein. È ormai chiaro che, viste le defezioni delle maison francesi all’evento tedesco, i buyer asiatici e americani non trovando tutte le referenze francesi in Germania, gioco forza sono “costretti” a virare su Parigi. Si viene quindi a creare una “liason” tra Wine Paris e Vinitaly che, nell’arco di poco tempo, saranno i due punti di riferimento del vino in Europa. Dicevamo grandi numeri a Parigi, le cantine italiane sono aumentate del 75%, seconda per presenza solo alle francesi, e questo ha messo un po’ in crisi l’organizzazione parigina, tanto da collocare le cantine italiane in due padiglioni differenti, alcune cantine del centro sud nella Hall 5 mentre altre del centro nord nella Hall 2. Questa collocazione ha creato qualche mugugno in particolare per quelle del centro sud in quanto il loro padiglione era leggermente decentrato rispetto all’altro, che ha potuto usufruire del traino della vicinanza degli altri padiglioni francesi.
Al riguardo durante la presentazione dello stand di Ita alla presenza anche dei vertici di Veronafiere, Federico Bricolo e Maurizio Danese, e del direttore di Vinexpo, Rodolphe Lameyse, abbiamo colto l’occasione di chiedere spiegazioni. “Sappiamo che alcuni non sono contenti della location assegnata – dichiara Rodolphe Lameyse – ma la partecipazione delle aziende italiane è andata oltre ogni aspettativa, annuncio sin da ora che il prossimo anno l’Italia avrà una sua casa con un padiglione interamente dedicato. Per noi la presenza italiana è di grande importanza e di grande prestigio”. Tra le tante novità una che riguarda la presenza italiana, sotto l’egida di Ita, è l’Italian Spririts Lab nel padiglione degli spirits internazionali. Novità perché lo scorso anno non erano presenti aziende italiane tranne una nel padiglione Italia. Grande successo dello stand di Italia del Vino che ha sfornato le migliori ricette italiane diventando un interessante punto di incontro e di attrazione per il vino italiano per buyers stranieri ed anche nazionali.
Non possiamo negare che la consacrazione del successo della manifestazione è da attribuire anche alla logistica della città oltre che al suo fascino. Da rilevare all’interno dei padiglioni italiani la scarsa presenza delle cantine sarde, e un piccolo appunto riguardo alle indicazioni alfa-numeriche degli stand che in alcuni casi erano difficoltose. All’interno del padiglione degli Internazionali l’elegante stand del Concours Mondial de Bruxelles con anche espositori di spirit cinesi. Nei giorni della fiera è stata anche annunciata la data del prossimo Concorso di Grenaches du Monde che si terrà nella ville Lumière nel mese di maggio. Molte le masterclass ed i convegni, con momenti di approfondimento sulle tematiche della viticoltura.
I numeri di Wine Paris raccontano il successo, gli espositori, saliti a 4.074 in rappresentanza di 48 paesi produttori con una crescita del 53% degli espositori internazionali, le presenze sono state 41.253 di cui il 41% di visitatori internazionali provenienti da 137 paesi, a dimostrazione della portata complessiva e della crescente influenza dell’evento. Anche il servizio di matchmaking ha raggiunto un nuovo traguardo di performance con 10.146 appuntamenti tra produttori e buyer realizzati online. L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv), con la quale Vinexposium collabora, ha concesso il suo patrocinio alle sessioni scientifiche dell’On! programma. L’evento ha offerto anche una preziosa occasione per l’Oiv che ha preso parte all’intera tre giorni, di incontrare numerose personalità internazionali del settore. Il programma è stato rafforzato al fine di favorire il dialogo e fornire al settore spunti di riflessione. 126 sessioni previste nel programma ufficiale, oltre alle presentazioni individuali ospitate negli stand degli espositori. Paul Robinson, direttore del vino di Robinson Wine Merchants, racconta: “Come acquirente, è mia responsabilità dare priorità agli appuntamenti di lavoro a Wine Paris e Vinexpo Paris, ma ho partecipato a due tavole rotonde che ho trovato estremamente interessanti. L’On! il programma è uno dei momenti salienti della mostra”.
Il programma Off, che comprendeva una selezione di 200 ristoranti e bar in tutta la capitale, ha incoraggiato i partecipanti a continuare le conversazioni dopo il tramonto in un ambiente più rilassato. Angelo Martelli, direttore di Super Buyrite, ha trovato qui l’ispirazione: “Con così tanti appuntamenti negli stand durante il giorno, mi è piaciuto particolarmente poter proseguire i miei rapporti commerciali la sera nell’ambito del programma OFF. Parigi è davvero una città ideale per questo e la scelta è stata ottima. È quel qualcosa in più che fa la differenza”. Wine Paris & Vinexpo Paris 2024 appena concluso dà il via anche ai prossimi 12 mesi, con l’appuntamento del prossimo anno con il Wine Paris & Vinexpo Paris dal 10 al 12 febbraio 2025. Il settore è invitato a Hong Kong dal 28 al 30 maggio per Vinexpo Asia, a New York il 24 e 25 giugno per Vinexpo America, a Mumbai il 16 e 17 settembre per Vinexpo India e Amsterdam il 25 e 26 novembre per la World Bulk Wine Exhibition (WBWE).