Nel corso della cerimonia inaugurale del 56° Vinitaly, sono stati consegnati i premi e riconoscimenti alle personalità e realtà che più hanno contribuito alla promozione e competitività del vino italiano. Questi i riconoscimenti assegnati: “Premio Vinitaly International: Italia ed estero”, e i nuovi premi al debutto da questa edizione “Vinitaly Wine Critics Award” e il “Premio Vinitaly 100 anni”, riservato alle realtà consortili che tagliano il traguardo del centenario. Di seguito il dettaglio di tutti i premiati per ciascun riconoscimento.
VINITALY: A VALENTINA ARGIOLAS E BRUCE SANDERSON IL PREMIO VINITALY INTERNATIONAL “ITALIA” ED “ESTERO” 2024
Valentina e Francesca Argiolas e Bruce Sanderson sono i vincitori 2024 del Premio Vinitaly International, il riconoscimento assegnato ogni anno alle personalità che si sono distinte nel contesto nazionale e internazionale per la loro meritoria attività. Selezionata nella categoria “Italia”, l’azienda sarda Argiolas si è distinta per il prezioso contributo alla promozione all’estero del vino made in Italy e “l’incrollabile dedizione all’eccellenza, all’innovazione e alla sostenibilità”, nonché per la sua capacità “visionaria” nel valicare i “diversi confini fino a elevare i vini sardi al livello del palcoscenico globale”.
Va invece al Senior Editor di Wine Spectator, Bruce Sanderson, il Premio Vinitaly International Estero. Oltre ad aver offerto “un contributo fondamentale nella conduzione di OperaWine”, vetrina esclusiva sul meglio del prodotto enologico tricolore, nel corso della sua stimata carriera ha dedicato con “incrollabile dedizione” più di 30 anni alla promozione dei vini italiani, contribuendone in modo significativo al riconoscimento internazionale.
DEBUTTA IL “VINITALY WINE CRITICS AWARD”: A MARCO SABELLICO LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO
È stato assegnato al giornalista enogastronomico Marco Sabellico il primo “Vinitaly Wine Critics Award”, il riconoscimento a curatori di guide, critici e wine writer che, attraverso le loro parole, si distinguono per la capacità di comunicare “autenticità, complessità e bellezza del mondo del vino”. A consegnare il premio nell’edizione del debutto, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Curatore della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso e tra le voci più autorevoli del mondo del vino, nei “lunghi anni di attività con passione e impegno” Marco Sabellico “ha saputo catturare l’essenza di ogni sorso coinvolgendo i lettori in percorsi sensoriali unici”.
NASCE IL PREMIO “VINITALY 100 ANNI”: AL CONSORZIO VINO CHIANTI CLASSICO IL RICONOSCIMENTO PER IL CENTENARIO DALLA SUA FONDAZIONE
Vinitaly festeggia con il nuovo “Premio Vinitaly 100 anni” il centenario dalla fondazione del primo consorzio di tutela italiano, il Consorzio Vino Chianti Classico. A ritirare il riconoscimento dal presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, il presidente del Consorzio, Giovanni Manetti. Per Federico Bricolo, presidente di Veronafiere: “Siamo orgogliosi di aver istituito un premio che celebra non solo la longevità del settore, ma anche la continuità di un impegno condiviso sul territorio per tutelare e promuovere il vino italiano a partire dalle denominazioni e dalle tipicità produttive. Come primo consorzio di tutela italiano, il Consorzio Vino Chianti Classico ha fatto nascere il concetto di marchio nella viticoltura italiana – ha proseguito Bricolo –, con uno sguardo lungimirante che lo ha reso uno dei brand del made in Italy più apprezzati e riconosciuti a livello mondiale”. “Io e tutti i soci del Consorzio siamo onorati di aver ricevuto questo riconoscimento così significativo nel contesto di uno degli appuntamenti più importanti dell’agenda del mondo vitivinicolo a livello internazionale – dichiara Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico –. È un attestato dell’impegno verso la qualità, non solo degli ultimi anni, ma di un secolo di salvaguardia e di rispetto del territorio. Raccogliamo infatti il testimone dei nostri padri fondatori, che con lungimiranza decisero di avere un progetto comune e di creare il Consorzio: la loro visione fu quella di credere nell’unità di intenti, nella forza della collettività, fu quella di investire nell’aggregazione uscendo dalla miopia del singolo interesse privato, perché solo così si poteva gestire una produzione che potesse parlare di un intero territorio, uniti fin da allora dal marchio del Gallo Nero”.
Nato il 14 maggio del 1924 dalla volontà di trentatré produttori, l’allora Consorzio per la Difesa del Vino Tipico del Chianti e della sua Marca di Origine ha da subito associato all’ormai indelebile marchio del Gallo Nero l’immagine del Consorzio, simbolo ufficiale della denominazione. Come recitano le motivazioni, l’esperienza del Chianti Classico ha “aperto la strada a una concezione dell’imprenditoria agricola fondata sulla comunione di intenti e la sintesi strategica tra aziende di diversa natura e grandezza, dimostrando come, superando gli interessi personali, si possa tutelare, promuovere e fare crescere un territorio straordinario e il grande vino che in questo nasce”.