Oltre 40mila visitatori nei due weekend in piazza e circa 2.300 partecipanti alle masterclass di sommelier e assaggiatori professionisti. Nella sua duplice anima di evento pop legato alla festa pre-vendemmia ed enologico per i professionisti del mondo del vino sull’Etna – unico territorio in Europa dove si producono grandi vini sul suolo di un vulcano attivo – la 43esima di ViniMilo ha chiuso il sipario. Un’edizione da ricordare per numeri, storie, dibattiti, idee e progetti per il futuro, sia nel settore colturale che in quello enoturistico legato all’accoglienza in cantina. Da un lato il contributo della ricerca scientifica con lo studio in corso sui vitigni gioiello dell’Etna, preziosa risorsa contro i cambiamenti climatici e gli attacchi parassitari; dall’altro l’urgenza di un quadro normativo per le imprese che fanno enoturismo, segmento che, in Italia, produce 2,5 miliardi di fatturato e 13 milioni di arrivi in cantina e anche in Sicilia muove flussi di visitatori per un turismo sostenibile, a misura di borghi di mare e di montagna legati all’economia della vite.
“Archiviamo un’edizione memorabile – commenta Alfio Cosentino, sindaco di Milo – non solo per i numeri del grande pubblico attratto dai tradizionali eventi di piazza, il cibo di strada, gli artigiani e le eccellenze agroalimentari. Ma anche e soprattutto per la straordinaria e articolata partecipazione di etichette e cantine provenienti da altre aree della Sicilia con le Strade del Vino della Valle dei Templi, delle Terre Sicane e del Val di Noto in aggiunta a quelle dell’Etna e dai soci Assovini. Non è poco per chi come noi è alla guida di un comune di appena mille abitanti diventare, una volta l’anno con ViniMilo, il laboratorio di idee per parlare del presente e del futuro dei vini siciliani e dell’Etna con prestigiosi interlocutori del mondo della ricerca scientifica, del marketing turistico, della comunicazione. E poi ci sono i produttori, vecchi e nuovi, che con ammirevole spirito d’impresa continuano con le nuove generazioni o hanno appena iniziato a fare vino sull’Etna. Una testimonianza concreta e una iniezione di fiducia per noi di ViniMilo, per tutto il distretto vitivinicolo etneo e in particolare per Milo e il suo Etna Bianco Superiore Doc che in cinque anni, come documenta il Consorzio, ha visto quasi raddoppiare la produzione (404 ettolitri/2019 vs 746/2022, +84%). Uno stimolo a fare di più e meglio per la prossima edizione, rafforzando la percezione di Milo come “Centro di Qualità Permanente”, vetrina annuale dove degustare i migliori vini dell’Etna, l’Etna Bianco Superiore dal carricante coltivato nelle nostre contrade e più in generale delle eccellenze agroalimentari siciliane”.
Un impegno e una vocazione, quelli di ViniMilo, raccolti anche dall’assessore Luca Sammartino che in visita, ha apprezzato la ricca vetrina dell’Enoteca all’aperto, intrattenendosi con produttori e sommelier (Ais, Fis, Fisar, l’Archestrato e Onav Catania). A profilare ulteriormente la 43esima ViniMilo – insieme ad escursioni nel mondo degli oli Evo (Apo) e laboratori del gusto coi formaggi erborinati (Slowfood Catania) – sono state poi le masterclass del progetto Grappoli Bianchi con decine di sommelier, ristoratori e maitre di sala alla scoperta di decine di etichette delle varie cantine con la guida di giornalisti Jacopo Cossater, Matteo Gallello e Nelson Pari della redazione di Verticale e Giampaolo Gravina autore delle guide de L’Espresso; il progetto Graspo sui vitigni gioiello; i vini dai territori vulcanici di tutta Italia (con l’associazione Volcanic Wines). ViniMilo torna il prossimo anno, nelle settimane comprese fra i primi due weekend di settembre.