Mancano tre giorni all’appuntamento con Host, la grande fiera dell’alimentazione che porterà nel polo fieristico di Milano-Rho più di 2.000 espositori provenienti da 50 Paesi che avranno modo di incontrare anche buyer di 75 Paesi selezionati da Ice-Ita. Con questi numeri, dal 13 al 17 ottobre, è chiaro che Host si rafforza come la piattaforma leader mondiale per le macchine, tecnologie, semilavorati, format, accessori e servizi per l’ospitalità professionale, il fuoricasa e il retail, è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa di presentazione della fiera. D’altronde la manifestazione coniuga una panoramica completa sull’innovazione in tutta l’ospitalità professionale consolidati da 43 edizioni grazie alla capacità di individuare, presentare e promuovere un’innovazione sostenibile che non si limita a rispondere alle sollecitazioni del mercato, ma anticipa il domani in modo proattivo.
Ne è una dimostrazione il valore di Smart Label – Host Innovation Award in collaborazione con Poli.design e con il patrocinio di Adi –
Associazione per il Disegno Industriale, che in sole sei edizioni si è evoluto da autorevole riconoscimento a ecosistema che valorizza il crescente investimento in Ricerca & Sviluppo delle aziende del settore. Il dato più interessante che emerge dal costante dialogo e confronto di HostMilano con gli attori delle filiere è che mai come oggi le nuove abitudini di consumo e l’innovazione tecnologica si influenzano reciprocamente, generando una domanda che alimenta gli investimenti in Ricerca & Sviluppo e fa crescere gli scambi internazionali. Tant’è che la galassia industriale presente a HostMilano è caratterizzata da una forte internazionalità, con importanti scambi commerciali globali. Secondo dati di Export Planning, il commercio mondiale delle filiere rappresentate ha toccato nel 2022 un nuovo massimo, pari a 178,3 miliardi di euro, a livelli ampiamente superiori a quelli pre-pandemici: 38 punti percentuali superiore al 2019. Il comparto più rilevante è l’Arredo-Tavola, che l’anno scorso ha registrato un valore prossimo ai 94 miliardi di euro (+35% rispetto al 2019). La Ristorazione Professionale ha invece espresso la maggiore crescita rispetto ai livelli pre-pandemici (+45% rispetto al 2019), sfiorando l’anno scorso i 75 miliardi di euro. Incrementi anche per i comparti Macchine da Caffè-Vending (+5,9%) e Macchine per Panificazione e Pasticceria (+3,4%). Di grande interesse anche le forniture per il mondo Gelato, che vede leader la produzione italiana con esportazioni per più di 2,3 miliardi di euro nel 2022 (oltre un quarto di tutto l’export europeo), che diventeranno 3,2 miliardi nel 2026 grazie a un Cagr del +4,4%.
Nello scenario 2026 formulato da ExportPlanning, il commercio mondiale dell’insieme di prodotti rappresentati a HostMilano crescerà a un ritmo medio annuo (Cagr) del +3,4% fino a superare la soglia dei 200 miliardi di euro a fine periodo. Nel dettaglio, per esempio, l’anno scorso la Germania ha vantato con l’Italia un interscambio di prodotti HostMilano per quasi 1,37 miliardi di euro, dei quali due terzi (927 milioni di euro) in esportazioni italiane. Di grande interesse i Paesi del Golfo, che registrano verso l’Europa un interscambio da 1,2 miliardi di euro. Ancora più globale la proiezione degli Stati Uniti, che lo scorso anno hanno scambiato con il resto del mondo prodotti HostMilano per un valore di ben 47,8 miliardi di euro. Quanto all’industria italiana, leader mondiale in molti comparti del settore, secondo stime dell’Ufficio Studi Anima Assofoodtec a fine 2023 il food service equipment Made in Italy supererà i 4,6 miliardi di euro, a cui l’export contribuisce per più di 3 miliardi. L’Italia dunque, rappresenta da sola oltre il 10% di tutto il valore della produzione mondiale di questo segmento all’interno della Ristorazione Professionale che, a livello globale, è stimato da Future Market Insights in circa 44 miliardi di dollari (76 miliardi nel 2032, +5,6% medio). Di particolare rilievo le attrezzature frigorifere e compressori, con 1.835 milioni di euro dei quali 1.052 dalle esportazioni; le macchine e forni per pane, biscotti, pasticceria e pizza, che valgono 695 milioni di euro (460 dall’estero); e le macchine per caffè espresso con 550 milioni (415 dall’export).
Intanto emerge l’esempio di come innovazione e tendenze di consumo si influenzino a vicenda e, cioè, l’evoluzione del food delivery, che in manifestazione sarà rappresentato da diversi tra i più significativi top player: non più percepito semplicemente come “buono e veloce”, ma anche e soprattutto come “gourmet, pratico e sicuro”, il delivery è supportato da macchinari e prodotti sempre più smart, fino all’intelligenza artificiale che progetta nuove ricette sulla base dei consumi. Una novità riguarda “dove” si consuma il cibo “da portar via”: sempre meno a casa propria e sempre più in spazi all’aperto, in particolare i parchi. Dai ristoranti gourmet alle food hall, molti ristoratori stanno seguendo questa tendenza creando nuove ricette pensate specificamente per consumatori che vogliono socializzare all’aperto con amici o famigliari: anche in questo caso, generando una domanda di accessori e servizi specificamente progettati.
Un’altra conferma è il desiderio di sperimentare cucine diverse: i sapori delle cucine globali continuano a seguire una rapida traiettoria di crescita, con i consumatori sempre più interessati ai piatti tipici delle diverse tradizioni culinarie. Cresce quindi in parallelo la domanda di attrezzature flessibili e multifunzione come forni combinati e griglie piane, oltre ad attrezzature specializzate come wok, forniture per sushi, griglie ‘robata’, forni tandoori e piastre per crèpes. Al bar, il caffè e specialmente lo specialty coffee sono un fenomeno in costante crescita, ed ecco quindi le macchine iperconnesse che utilizzano il machine learning per “imparare” come fare il caffè, guidando poi passo passo i baristas con tutti i fattori per un’estrazione perfetta.