E’ Milano la città che mette in mostra tutte le novità e le innovazioni sui prodotti e i processi per l’enologia, i liquid food, l’olio, la birra e gli spirits. Infatti Simei (Salone internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento), fiera leader del settore aprirà i battenti il 12 novembre, nel quartiere fieristico di Rho, per la sua 30esima edizione, con numeri decisamente in crescita sia per partecipazione che per internazionalità: 550 aziende e marchi in vetrina, distribuiti su 30mila metri quadrati espositivi e delegazioni estere da 32 paesi. Numeri che confermano l’importanza di questa manifestazione che organizzata dall’Unione Italiana Vini (Uiv) diventata appuntamento imperdibile per l’industria del vino che in Italia genera un fatturato globale di 31,3 miliardi di euro, prodotto da 530.000 aziende che impiegano direttamente o indirettamente 870.000 persone.
Con la parte produzione che genera un valore di 16,4 miliardi di euro, comprensivi di valore della produzione di uva (1,8 miliardi, tra soci di cantine sociali e produttori privati), vendita sul mercato nazionale (6,8 miliardi) ed export (7,9 miliardi). Gli addetti sono in totale 566.000, comprensivi dei soci viticoltori e conferitori di uva, per 177.000 aziende (151.550 viticole, 14.239 trasformatrici e 11.637 imbottigliatrici). La fase trasformazione e imbottigliamento genera 14,5 miliardi di euro di fatturato, paga 1,1 miliardi di stipendi diretti per il personale, impiegando inoltre 1.500 tra agronomi ed enologi consulenti esterni e circa 4.100 tra agenti e rappresentanti di commercio. Tant’è che “Abbiamo aumentato la superficie espositiva dell’8% e registriamo il +13% anche tra gli espositori – spiega Paolo Castelletti, segretario generale di Unione italiana vini –. Una crescita che riflette da un lato l’ampliamento dell’offerta merceologica in fiera, dall’altro l’attesa di un appuntamento importante per un comparto, quello delle macchine e tecnologie, cruciale per l’innovazione dell’intero settore beverage in un momento particolarmente sfidante sul fronte del mercato. A questo si aggiunge la sempre più consistente partecipazione di delegazioni di operatori esteri, selezionati assieme ad Agenzia Ice, che vedrà presenti, tra le 32 delegazioni in rappresentanza di tutti i continenti, 70 buyer statunitensi – soprattutto californiani – provenienti da altrettante aziende di altissimo profilo”.
Tra le novità di Simei 2024, l’accordo con i segmenti spirits, birra e olio, la nuova partnership con Distillo, la fiera dedicata alle attrezzature per le micro-distillerie che realizzerà la sua 3^ edizione all’interno della manifestazione organizzata dall’Uiv; la prima edizione di Beer Forum, gli “stati generali” della birra in Italia organizzati da Luca Grandi di Birra Nostra, e “L’Oleoteca di Olio Officina”, diretta da Luigi Caricato. A completare la panoramica sul versante vino, torna anche Enovitis Business, la fiera “indoor” dedicata proprio alle tecnologie per la coltivazione del vigneto che, insieme a Simei, rappresenta l’unico appuntamento fieristico internazionale per l’intera filiera produttiva del vino, dalla barbatella alla bottiglia. È infine confermato il concorso dedicato alle novità tecnologiche del settore, l’Innovation Challenge “Lucio Mastroberardino”, che anche quest’anno assegnerà i riconoscimenti “Technology Innovation Award”, “New Technology” e “Green Innovation Award”.
La 30esima edizione porta alla memoria al 1960 quando quattro autorevoli personaggi dell’industria delle macchine enologiche chiesero di potersi riunire in una sala della sede dell’Uiv per decidere su un progetto di Salone delle macchine enologiche, biennale e internazionale come era il Salon d’Embouteillage di Parigi, privato, in sostituzione del Padiglione Macchine Enologiche della Fiera di Milano. L’esordio di Simei avvenne nel 1963, prima nel palazzo dello Sport e poi, dal 1965, in altri padiglioni più adatti e soprattutto più capienti che via via si affermò con un vistoso crescendo fino ad approdare nei padiglioni della Fiera, prima a Milano e poi nel moderno quartiere di Rho. Poi sarà l’olio a conquistarsi un posto importante nel Simei e che quest’anno con Olio Officina, l’osservatorio sul mondo degli oli da olive diretto da Luigi Caricato, parteciperà a Simei 2024 con un ampio spazio denominato “L’Oleoteca di Olio Officina”, al cui interno sarà visitabile una mostra sui migliori esempi di design e packaging degli oli, oltre a un ciclo di incontri sul medesimo tema in chiave sostenibile. Questo perché il mondo dell’olio è un comparto che ha necessità di rinnovarsi, possibilmente con nuove e originali formule espressive, cercando, per quanto possibile, di offrire una identità esclusiva, non imitando design di altri prodotti ma creando una narrazione nuova, unica ed esclusiva, che racconti l’olio extra vergine di oliva, i suoi derivati e affini con la giusta efficacia e coerenza. Tant’è che il progetto di Olio Officina, nato da un’idea di Luigi Caricato, si sviluppa su più ambiti operativi, dall’editoria all’organizzazione di eventi, dai corsi di formazione ai focus sulla qualità degli oli e del design.
Infine, la presenza di Distillo, una sezione dedicata alla distillazione, pratica che sta vivendo una fase di espansione a livello mondiale. L’Italia dopo decenni di stallo sul fronte delle aperture, da qualche anno ha iniziato il suo percorso di crescita con almeno una trentina di nuove realtà già attive o nascenti e con la previsione di venti aperture ogni anno per il prossimo quinquennio. Pure i produttori esistenti hanno iniziato un percorso di rinnovamento, introducendo nuovi prodotti come il whisky. Distillo Expo nasce da una idea di Claudio Riva e Davide Terziotti, titolari di Craft Distilling, realtà nata sull’esperienza trentennale dei fondatori nel campo dei distillati. Simei 2024 chiuderà i battenti il 15 novembre.