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Eventi e iniziative

Torna il “Monteruscello Fest”: “Così valorizziamo questo territorio pieno di potenzialità”

05 Settembre 2024
Brunella Cimadomo, Gianni Simioli, Fatima Trotta e Luigi Manzoni Brunella Cimadomo, Gianni Simioli, Fatima Trotta e Luigi Manzoni

Valorizzare le aree marginali, questo il principale obiettivo del Monteruscello Fest, la manifestazione giunta alla sua terza edizione che aprirà le sue “porte” i prossimi 9 e 10 settembre. Un evento che, come è stato ampiamente raccontato nell’ambito della conferenza di presentazione presso il Monteruscello Agro City (MAC) nei pressi di torre Santa Chiara, moderata dalla giornalista Brunella Cimadomo, vuole diventare volano di rinascita di questo territorio. Una presenza consistente tra autorità e organizzatori che hanno messo in evidenza il senso e le finalità di questa manifestazione. Le parole chiave che sintetizzano quello che accadrà nella due giorni del Monteruscello Fest, ma soprattutto ne descrivono gli intenti, sono: valorizzazione; integrazione; solidarietà e riqualificazione. Come sottolinea la giornalista Brunella Cimadomo in fase di apertura: “Il Monteruscello Fest non è soltanto una celebrazione dell’enogastronomia, non è solo spettacolo, è un’onda che va avanti, una forza attrattiva positiva di tutte le energie sane che da questo territorio vogliono far sentire la propria voce”.

Iniziativa nata tre anni fa un’idea di Daniele e Simone Testa, imprenditori della ristorazione, titolari del ristorante Punto Nave e di Giovanni Tammaro, presidente di Confagricoltura Napoli, che negli anni è cresciuta e ha consolidata sempre più la voglia di dare una nuova luce ad un’area flegrea, quella di Monteruscello, caduta nel dimenticatoio, ma al contempo ricca di risorse e che ogni anno aggiunge un tassello importante nella sua realizzazione. Come ha evidenziato il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni: “Anche quest’anno siamo felici di sostenere il Monteruscello Fest, diventato ormai un appuntamento fisso a Pozzuoli. La ricerca scientifica ha fatto notevoli passi avanti negli anni, grazie al sostegno di tutti noi, ma non basta ancora. C’è tanto su cui lavorare e io ringrazio i fratelli Testa di Punto Nave e Giovanni Tammaro, presidente di Confagricoltura Napoli, per essere in prima linea in questo ambito, mostrando sensibilità e attenzione. Ringrazio Agostino di Lorenzo, il dirigente che si sta adoperando per portare avanti quelle che sono le linee guida che questa amministrazione sta sviluppando per una rigenerazione urbana di queste aree. Nei due giorni del Fest, i prodotti flegrei saranno valorizzati dai migliori chef. É un’occasione unica per assaporare creazioni originali e conoscere le colture locali. Invito tutti a fare una donazione e a venire a Monterusciello, per la ricerca e per i Campi Flegrei”.

A sostegno dell’iniziativa è intervenuto anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo: “La terza edizione del Monteruscello Fest che si terrà il 9 e 10 settembre prossimi, si conferma un’iniziativa capace di coinvolgere operatori del settore e stakeholder nella valorizzazione di un territorio da sempre vocato all’agricoltura e alle produzioni agroalimentari di qualità. Un’iniziativa che vede l’impegno instancabile per la promozione delle colture autoctone dei Campi Flegrei e per il meritorio lavoro in favore del Tigem, l’Istituto Telethon di genetica e medicina di Pozzuoli”. Non solo valorizzazione e riqualificazione, che si evidenzia anche con la scelta del luogo, il MAC (Monterusciello Agro-City), spazio agricolo a cui si è ridata vita recuperando ettari di terreno e che rientra nel progetto finanziato nell’ambito di UIA (Urban Innovative Actions), un’iniziativa dell’Unione Europea volta alla promozione di idee e azioni innovative per favorire lo sviluppo sostenibile delle aree urbane. Propone una serie di attività con l’obiettivo di riqualificare l’ambiente urbano e, allo stesso tempo, combattere la povertà nel quartiere di Monterusciello, dove le attuali problematiche del contesto sociale si combinano ad un difficile ambiente urbano, caratterizzato da vacuità, anonimato e decadimento degli spazi comuni.

Importante anche l’aspetto della solidarietà e della ricerca scientifica; infatti, grazie alle prime due edizioni sono stati raccolti 60 mila euro a favore della ricerca sulle malattie rare, sostenendo anche quest’anno il programma “Malattie senza diagnosi” della Fondazione Telethon, coordinato dal Tigem di Pozzuoli, come ha rimarcato il coordinatore provinciale Telethon Francesco Lettieri. Dal punto di vista artistico, si conferma madrina e conduttrice dell’evento sin dagli esordi, Fatima Trotta, che per questa edizione sarà accompagnata nella conduzione da Gianni Simioli. Inoltre, quest’anno l’evento si arricchisce ulteriormente degli artisti che hanno confermato la propria presenza alla due giorni del Monteruscello Fest e a salire sul palco ci saranno anche Gigi Finizio, con all’attivo 40 dischi, milioni di copie vendute, centinaia di concerti da tutto esaurito e Franco Ricciardi, insignito due volte del David di Donatello per la migliore canzone originale e del Disco d’oro quest’anno per i brani Primmavera e Treno Luntane. Entrambi sono sempre attenti alle cause sociali di sviluppo territoriale. Confermati anche gli Arteteca e i Ditelo Voi, il Dj Gigi Soriani e i Qui Si Sona band. Effetti speciali affidati invece all’uomo dei grandi eventi Luca Toscano.

Cuore della manifestazione è l’offerta enogastronomica che vedrà oltre 200 operatori presenti, tra chef stellati e non, pizzaioli, pasticcieri, titolari di paninoteche, gastronomie, gelaterie, nonché produttori di vini e materie prime locali. Protagonisti assoluti il pomodoro cannellino flegreo e la Falanghina dei Campi Flegrei. Come affermato dai promotori dell’iniziativa, Daniele Testa, Simone Testa, Giovanni e Vincenzo Tammaro: ”Qui c’è sviluppo imprenditoriale sano e il Monteruscello Fest ne è la dimostrazione. La manifestazione quest’anno è un inno a liberare le proprie energie e a vivere basandosi sull’ottimismo e sull’impegno propositivo e produttivo a fare del bene. Un evento che quest’anno esprime ancora di più vicinanza ad un territorio che si sta dimostrando resiliente anche rispetto ai fenomeni naturali che caratterizzano la caldera. Pozzuoli è una terra viva, pronta ad accendere la fiaccola della determinazione”.