Il concetto di colleganza, introdotto a Golosaria con l’edizione del 2020, è sempre una sorta di faro per la manifestazione ideata da Paolo Massobrio che quest’anno è in programma dal 2 al 4 novembre in un ampio padiglione del quartiere fieristico milanese di Rho. E con novità importati come la nuova location, una scelta che per Massobrio “è conseguente alla volontà di offrire ad espositori e visitatori un luogo che rifletta la nostra visione di crescita e sviluppo. Poi c’è il tema di questa edizione di mettere insieme territori-identità-futuro dell’enogastronomia italiana. Concetti sintetizzati dallo stesso Massobrio in occasione della presentazione della manifestazione nella sede del Consiglio regionale della Lombardia affermando “l’accento sui territori perché il primo laboratorio sulla qualità è proprio nei territori custodi di una biodiversità straordinaria e unica. Poi parliamo di identità perché i prodotti alimentari sono fattori di sviluppo del senso di appartenenza nelle varie comunità rurali. Infine, guardiamo al futuro, perché gli ultimi vent’anni hanno dimostrato che lo sviluppo nasce dalla presa di coscienza di questa ricchezza, sulla quale è stata applicata una straordinaria creatività”. Idee che hanno convinto oltre 300 produttori che su 17.000 metri-quadri di area espositiva, mostreranno il meglio dell’enogastronomia italiana, con un gruppo di regioni chiave come la Lombardia che metterà in campo il tema delle montagne olimpiche e della loro ricchezza agroalimentare, in vista dell’appuntamento di Milano-Cortina 2026. La Calabria che darà vita ad uno spazio con una selezione di produttori di specialità enogastronomiche, cantine e mixology con l’obiettivo di promuovere il turismo tutto l’anno sotto il claim “Calabria Straordinaria”. Il Friuli Venezia Giulia che con Promo Fvg, porterà in fiera un circuito di produttori virtuosi. La Liguria che si farà ambasciatrice del suo gusto unico. La Sicilia con una rappresentanza di produttori food e wine accenderà un focus particolare sul Marsala e sulle Madonie. Inedita la presenza dell’Aic, Associazione Italiana Coltivatori, impegnata a sostenere iniziative finalizzate allo sviluppo sostenibile del Paese. Il mondo della produzione agricola sarà poi rappresentato da Asprocarne che porterà il progetto “Blonde d’Aquitaine: European Beef Excellence”, con lo chef Davide Oldani che animerà un apposito cooking show. Nell’area wine si segnalano le denominazioni della Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato, ma anche del Consorzio Ovada. E alla straordinaria triangolazione tra vino, cultura e turismo è dedicato lo spazio Vino del Villaggio, iniziativa ideata dall’enologo Donato Lanati con 21 cantine per evidenziare altrettanti territori da vivere all’insegna del turismo enogastronomico. Senza trascurare un ospite speciale, l’associazione Graspo, impegnata nel salvataggio di vitigni in via d’estinzione, che animerà una masterclass davvero rara, in programma domenica 3. Mentre il Consorzio di Tutela del Grana Padano presenterà una mostra dedicata al monachesimo benedettino, per evidenziare come l’antico sapere dei monaci ha generato pratiche agroalimentari come la conservazione del latte attraverso la creazione di formaggi a lunga stagionatura, Il Grana Padano appunto, prodotto ancora oggi presso l’Abbazia di Chiaravalle alle porte di Milano. Carta dei Cereali che rivelerà Petra, la farina del Molino Quaglia di Vighizzolo d’Este quale nuova prospettiva per il futuro di pane e pizzeria contemporanea e celebrerà l’anteprima del Simposio PizzaUp con la presenza dei migliori pizzaioli contemporanei de IlGolosario ristoranti.
C’è da sottolineare che Golosaria 2024 non trascura nessun aspetto dell’enogastronomia italiana e, quindi, propone l’Area Mixo dedicata agli spirits e al mondo in evoluzione della mixology in collaborazione con la Milan Bartender Community dove, a grandi marchi, sono affiancate piccole realtà artigianali con le loro proposte davvero singolari come, per esempio, il primo whisky italiano e l’Etneo Amaro Liborio che offre una curiosa scelta analcolica e sempre dalla Sicilia Mangavop, un liquore al frutto della passione. E, poi, con un Maestro come Iginio Massari, la XIX edizione di Golosaria diventa anche la prima fiera milanese a tutto panettone con il Maestro per antonomasia che racconterà virtù (e vizi, se esistono) di questo dolce, circondato da 18 produttori provenienti da tutta che presenteranno 42 varianti del lievitato natalizio per eccellenza.
Oltre alla partecipazione dei titolari delle migliori botteghe d’Italia, alla XIX edizione di Golosaria ci saranno i ristoranti che rappresentano le cinque categorie della guida Il Golosario: ristoranti, trattorie, trattorie di lusso, pizzerie e aziende agrituristiche; i 100 produttori del Golosario 2025 premiati perché incarnano al meglio il tema della rassegna, come pure le 100 cantine nuove e le cento già premiate in passato che hanno saputo rinnovarsi – Top Hundred 2024 e Top Storici 2024 -, selezionate da Paolo Massobrio e Marco Gatti. Infine spazio alle Botteghe d’Italia nelle categorie gastronomie, salumerie, boutique del formaggio, boutique del gusto, enoteche, gelaterie, pasticcerie, panetterie, boutique del gusto con ristoro e alle pizzerie nonché la giornata dedicata alla ristorazione, lunedì 4, con le Corone e i Radiosi de IlGolosario Ristoranti e il premio speciale alle Corone Rosse Uniche.
Nel corso della giornata sarà ospite di Golosaria il premio Luxury Food&Beverage Awards in collaborazione con Tespi Mediagroup dedicato ai migliori prodotti per la ristorazione. Mentre l’Università Cattolica del Sacro Cuore focalizzerà l’attenzione sui temi dello sviluppo dell’enoturismo attraverso la presenza dell’Accademia Symposium di Rodengo Saiano e la presentazione del master sul marketing del vino. A Golosaria 2024 si parlerà anche del fenomeno dell’oleoturismo grazie alla presenza dell’associazione nazionale Città dell’Olio che illustrerà i fattori di crescita e di interesse, anche sotto il profilo legislativo. Senza dimenticare il tema della sostenibilità e la decennale partnership con Comieco e il progetto “Rimpiattino”, che in collaborazione con Fipe promuove il non spreco e la possibilità di portare a casa in piatto non consumato, oggetto di un pittogramma che appare sulla guida IlGolosario ristoranti, da 10 anni. E per l’occasione, interverrà Lino Stoppani, presidente nazionale di Fipe. Saranno poi resi noti i risultati di un sondaggio sull’utilizzo degli imballaggi da parte dei protagonisti de IlGolosario. Infine, un’apertura alla dimensione internazionale, con una partnership avviata con il Venezuela. Ospite d’onore sarà il famoso chef Sumito Estévez, che condurrà sabato 2 novembre, alle 20, un cooking show e insieme all’Associazione Club di Papillon e illustrerà il progetto di adozione di dieci giovani cuoche venezuelane, volto a salvaguardare l’identità culinaria del suo Paese e l’agricoltura che la sostiene.
Golosaria 2024
Fiera Milano Rho
Sabato 2 novembre 2024, dalle 12 alle 21.
Domenica 3 novembre 2024, dalle 10 alle 20.
Lunedì 4 novembre 2024, dalle 10 alle 17.
Info, biglietti e programma su golosaria.it