Grande successo per la prima edizione del Thunnus Thynnus Fest svoltasi all’interno della Tonnara di Marzamemi, in provincia di Siracusa, gli scorsi 21 e 22 giugno. Il festival ha rappresentato l’occasione di incontro e confronto tra specialisti del settore agroalimentare per valorizzare l’intera filiera del tonno rosso del Mediterraneo. Nato dal desiderio di restituire una risorsa così preziosa alla cultura della Sicilia, l’evento ha aperto le porte della tonnara con l’ingresso di un magnifico esemplare di tonno rosso del Mediterraneo da 80 chilig. Era dal 2007, anno dell’ultima mattanza della Tonnara di Favignana, ai tempi l’unica in attività tra le 65 un tempo presenti in Sicilia, che non entrava un tonno in una tonnara. Il momento è stato dunque celebrato con il taglio in diretta per ospiti, chef e giornalisti presenti operato da Alfio Visalli accompagnato dallo chef Ciccio Sultano del bistellato ristorante “Duomo” di Ragusa, taglio la cui sacralità ha generato momenti di grande emozione tra gli astanti. Trenta i cuochi presenti, molti dei quali si sono esibiti in cooking demo a tema, oltre alle aziende sostenitrici, nell’unico intento comune di condividere la cultura del tonno rosso. In questa visione, grande successo ha avuto il laboratorio sensoriale tenuto dallo chef Visalli che ha illustrato la naturale architettura del tonno partendo dalle sue uova, la bottarga.
Molti i temi affrontati durante l’intero festival: dalla spiegazione dei 33 tagli del tonno all’analisi della filiera, dall’analisi sulle falle esistenti in quest’ultima alle problematiche legate alla ripartizione delle quote. Il tutto attraverso momenti didattici, ma anche ludici di degustazione. Lo scopo è stato, sostanzialmente, quello di avvicinare il consumatore al prodotto attraverso il racconto dell’intero processo per favorire la conoscenza e quindi la consapevolezza nel riconoscimento e nella scelta della materia prima. “Anche la scelta di legare il nome del brand dell’evento alla denominazione latina del tonno rosso, Thunnus Thynnus appunto – spiegano gli ideatori Alfio Visalli e Roberta Romano – è legata all’obiettivo principale del progetto che è quella di divulgare la vera identità del tonno rosso Fao 37 in modo che possa entrare nel linguaggio comune ed essere riconosciuto nella sua specificità”.
Per far ciò, si sono susseguiti anche veri e propri momenti didattici e di confronto anche attraverso tavole rotonde di approfondimento che hanno visto protagonisti Daniela Mainenti, professoressa di diritto processuale penale comparato all’Università UniNettuno e al dipartimento del mare Fondazione Ymca Italia e Franco Andaloro, referente per la Sicilia del Cluster Tecnologico Nazionale Blue Italian Growth, che si sono espressi e confrontati sulla comunicazione dell’intera filiera del tonno rosso, sulla sensibilizzazione alla sostenibilità e quindi alla tutela dello stesso anche da parte del mondo della ristorazione, sul contrasto alle azioni illegali che danneggiano l’economia e l’ambiente coinvolti in questo settore, sulla comprensione delle etichette presenti sul mercato che danno accesso a dati fondamentali per una corretta azione di acquisto da parte del consumatore quali la zona di pesca, il metodo di pesca e la denominazione del prodotto medesimo. Una prima edizione di successo, quindi, che apre le porte a quella dell’estate 2024.